Il settore del mobile continua a registrare dati preoccupanti. Secondo quanto riportato oggi da “Il Sole 24 Ore”, nei primi cinque mesi di quest’anno la Cassa integrazione è cresciuta del 5,7%, cosicché quello del mobile è diventato il terzo comparto per monte ore dopo i settori dei macchinari e del tessile. Sempre nei primi mesi del 2012 il fatturato ha registrato un calo dell’11% in Italia e del 5% a livello globale. Tra 2007 e 2011, secondo il Centro Studi Cosmit/FederlegnoArredo, il numero di imprese e di addetti è sceso del 10% attestandosi a poco più di 72 mila aziende e a quasi 382 mila addetti, per un fatturato di 32 miliardi di euro. Il problema, ha sostenuto Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, “sta nel mercato nazionale, i cui riscontri sono sempre più preoccupanti. Avevamo chiesto un segnale al Governo. Non abbiamo ricevuto risposta. E invece un incentivo ai consumi interni è indispensabile”. Snaidero ha accennato anche al fatto che le aziende devono sempre più imparare a muoversi nei mercati attraverso reti di impresa per “fare massa critica” e presentarsi “con offerte integrate”, soprattutto per quanto riguarda l’estero. Sempre il quotidiano economico, inoltre, segnala un’iniziativa che Unindustria Pordenone presenterà il 24 settembre per il rilancio del distretto del mobile del Livenza, che dà lavoro a 12 mila persone per oltre 2 miliardi di fatturato. La proposta prevede la creazione di “una centrale di acquisto comune per i materiali, formazione per l’applicazione della Lean production” a livello industriale, “lo sviluppo di prodotti ecocompatibili”, mentre per sostenere l’internazionalizzazione sono previsti logistica e uffici comuni per le varie aziende nei Paesi più importanti. La Regione Friuli ha stanziato per il progetto 10 milioni di euro. Dopo la presentazione partirà la campagna di adesioni delle aziende del distretto.
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