D come ‘design’ o come ‘dazi’? Al Salone la bellezza per superare l’incertezza

Dall'8 al 13 aprile nei Saloni di Rho fiera la 63° edizione della più importante fiera mondiale nel settore dell'arredamento mentre Milano si anima con la sua Design week
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D come design ma anche come Dazi e Discesa dei titoli in Borsa o come Deutschland che presenta proprio all’apertura del Salone dati preoccupanti sull’andamentop della produzione industriale. Insomma tante nuvole sul cielo di Rho che i 2100 espositori della 63° edizione del Salone del Mobile cercheranno di far dimenticare ai visitatori dall’8 al 13 aprile nel corso della 63° edizione della più importante fiera mondiale nel settore dell’arredamento.

Certo, al Salone non si va con il copia commissioni: si prendono accordi iniziali, si confermano quelli esistenti da lunga data e la cosa più probabile è che quando l’effetto concreto della presenza al Salone si materializzerà la guerra commerciale sarà superata. Più che i dazi in seè, che pure colpiscono uno dei pochi mercati in crescita dell’export italiano, quello stantitense appunto, a preoccupare gli osservatori più attenti è il clima di incertezza (sicura) e di recessione (probabile) che potrebbe ritardare o ridurre gli investimenti nel sempre più importante settore contract, così come gli acquisti delle famiglie e quindi la classica filiera B2C sia negli Stati Uniti, sia in tutti gli altri mercati mondiali.

In tutto questo l’unica leva a disposizione dei brand italiani e non presenti al Salone è la bellezza, la ‘grande bellezza’. Forse anche per questo uno degli ospiti d’onore della 63° edizione è il regista Paolo Sorrentino. Insieme all’organizzazione che conclude in questa settimana un lungo lavoro per raggiungere i buyer dei mercati più lontani.

Le due speranze: emergenti (Paesi) e giovani (designer)

. “In uno scenario complesso come quello attuale, quest’anno ci siamo impegnati più di prima per attrarre operatori da mercati consolidati ed emergenti”, ha sottolineato parlando con Ansa,  la presidente del Salone del Mobile Maria Porro, secondo cui i mercati più promettenti sono India, Messico, Brasile, Turchia, Arabia Saudita e i Paesi del Golfo. “La 63/a edizione del Salone del Mobile sarà ancor di più un potente strumento di politica industriale e un apripista verso mercati emergenti“, conferma Claudio Feltrin, presidente di Federlegnoarredo.
La manifestazione punta come ogni anno anche sui giovani, con il Salone Satellite che, dopo aver festeggiato i 25 anni, torna con 700 progettisti da 36 Paesi e 20 scuole e università di design internazionali. Design ma anche cultura con i quattro progetti di questa edizione, tra cui quello di Villa Héritage, che si potrà ammirare in fiera a firma di Pierre-Yves Rochon, architetto francese autore tra gli indirizzi più esclusivi dell’ospitalità internazionale, non ultimo il Waldorf Astoria di New York.

Ad animare la città saranno invece gli oltre 1650 appuntamenti, un record, della Milano Design Week e del Fuorisalone che si terranno in tutti i quartieri, dal centro alla periferia, dagli show room, ai palazzi storici, fino ai teatri.

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