Vita più semplice con l’AI per il 53% degli europei

Samsung commissiona uno studio su un campione di 11.000 europei: il 42%vorrebbe una AI al servizio della connessione tra elettrodomestici intelligenti
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Samsung ha rilasciato i dati della nuova ricerca Intelligent Living: How AI is Enhancing Everyday Experiences (Vita intelligente: come l’AI sta migliorando le esperienze quotidiane), scaricabile qui, che l’azienda ha condotto in 10 Paesi europei, su un campione di oltre 11.000 persone.

La metà degli intervistati nutre il desiderio di impiegarla per semplificarsi la vita (53%), per migliorare le proprie esperienze di intrattenimento e, più in generale la qualità della vita. Però solo il 15% degli intervistati afferma di sapere come ottenere questi benefici nella vita quotidiana e il 38% ha dichiarato di non sentirsi incluso nel dibattito attuale sull’AI

L’AI a casa

Dall’indagine la connettività è risultata una priorità per gli europei, con il 42% degli intervistati che vorrebbe che l’AI collegasse meglio i vari dispositivi nella propria casa. Inoltre, la stessa percentuale (42%) ha dichiarato di ritenere che l’AI migliorerà la vita domestica, mentre quasi un quarto (24%) ha individuato la gestione smart della casa quale caratteristica più desiderata quando si parla di AI.

  • Il 33% dei rispondenti ha affermato di essere interessato a prodotti e servizi con funzioni dotate di AI per le faccende domestiche.
    Una parte degli intervistati è interessata a soluzioni basate sull’AI che forniscano un supporto specifico sia nella pulizia degli elettrodomestici (28%), che per quanto riguarda il lavaggio delle stoviglie (25%)
    Il 23% degli intervistati si è dimostrata favorevole alle funzioni alimentate da AI capaci di supportarli nella creazione e personalizzazione di piatti e ricette, oltre che nella gestione della spesa. Il 21%, più attento alle bollette, vorrebbe un supporto nella gestione dei consumi energetici.

L’AI per dare spazio alle passioni

Il 41% crede che l’AI possa anche essere un aiuto concreto nel vivere le proprie passioni, migliorando le esperienze nel tempo libero, come i viaggi, il gaming o il guardare la TV.

Ma quali sarebbero questi “aiuti concreti”? Si passa dalla traduzione in tempo reale che elimina le barriere linguistiche (23%), alle funzionalità integrate con AI che ottimizzano la definizione dell’immagine (27%), tecnologie che rilevano i rumori di fondo e regolano la qualità del suono (27%) per un’esperienza visiva più travolgente.

Oltre che al tempo libero, le persone si dimostrano sempre più attente alla cura della propria salute e benessere. La metà degli intervistati (50%) vorrebbe prevenire le malattie piuttosto che curarle. Più precisamente, il 32% vorrebbe il supporto dell’AI per la creazione di piani dietetici personalizzati; il 24% per ricevere allenamenti personalizzati; il 34% consigli di stile di vita basati sui propri dati sanitari. Una percentuale simile (31%) è interessata a utilizzare l’AI per il monitoraggio del sonno e per migliorarne i ritmi.

Tuttavia, nonostante il crescente interesse per l’AI nel campo della salute, rimane un certo scetticismo da parte di coloro che attualmente non utilizzano tale tecnologia, con solo il 17% che afferma che utilizzerebbe i dispositivi di monitoraggio della salute basati sull’AI nella propria routine quotidiana.

Un tema centrale per il dibattito sull’ingresso nella vita quotidiana da parte dell’AI è basato proprio sulla fiducia relativa alla sicurezza che essa, ad oggi, può dare a tutela delle persone e dei loro dati. Il 37% degli intervistati vorrebbe ricevere aggiornamenti puntuali che garantiscano la sicurezza durante l’uso dell’AI in vari dispositivi, il 34% trova utile il monitoraggio attivo delle minacce informatiche 24 ore su 24, 7 giorni su 7; infine, il 27% ha identificato la protezione quale caratteristica più importante dell’AI.

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