Il Gruppo Electrolux ha incaricato Societè Gènèrale di cercare compratori per tutti i suoi brand ‘minori’: Zanussi, Zoppas, Ideal, Faure, Zanker, Rosenlew, Elektro-Helios, Olympic Electric e Kwikot, nonché gli stabilimenti in Egitto e Sud Africa. Attività che nel 2022 hanno generato 7 miliardi di corone, 610 milioni di euro cioè il 5% del fatturato totale del gruppo. All’asta anche lo stabilimento ungherese di Nyíregyháza e quello Usa a Memphis.
“La strategia del Gruppo è concentrata su una crescita generatrice di utili in selezionate categorie di elettrodomestici nei segmento Mid e premium con i marchi Electrolux, AEG e Frigidaire“, ha detto il Presidente e CEO Jonas Samuelson, “anche se il business degli scaldabagni in Africa è in utile e i brand citati sono ben conosciuti nei loro mercati, queste asset non generano sinergie sufficienti per meritare la necessaria attenzione e investimenti“.
Electrolux spera di raccogliere così 10 miliardi di corone, meno di 900 milioni di euro (e poco più di un anno di fatturato dei brand e degli stabilimenti in questione). Il titolo mercoledì 19 ha perso il 15% in una sola giornata di contrattazioni dopo la pubblicazione dei dati del II trimestre: un calo dell’8% nelle vendite con una perdita seppure limitata.
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