Whirlpool USA ‘fa la spia’ e accusa Samsung e LG di ‘barare’ per pagare meno dazi

Le due multinazionali, che insieme hanno il 36% del mercato elettrodomestici Usa negano ogni addebito. Whirlpool non ha ancora tratto vantaggi commerciali significvativi dai dazi USA
La direzione di Whirlpool a Benton Harbor nel Michigan (Shutterstock)

Secondo Korean Economic Daily, Whirlpool Corp ha inviato una protesta ufficiale alla Casa Bianca e alla Customs and Border Protection (CBP), affermando che Samsung Electronics e LG Electronics avrebbero ‘barato’ alleggerendo i valori di trasferimento dei loro elettrodomestici fra gli stabilienti asiatici e le loro controllate in Usa allo scopo di ridurre il peso dei dazi.

Le due multinazionali rispondono negando ogni addebito e affermando di aver rispettato le linee guida emesse in materia dall’ Internal Revenue Service (IRS), il Fisco statunitense.

‘Denunciare’ i concorrenti è una pratica insolita ma accettata negli Stati Uniti dove le aziende possono segnalare specifiche categorie di prodotti che a loro parere ‘meriterebbero’ dei dazi specifici.

Samsung e LG nel I trimestre controllavano il 36% del mercato statunitense degli elettrodomestici, quasi il doppio rispetto al 20% di Whirlpool. Contro le aspettative, l’entrata in vigore dei dazi non ha ancora dato a Whirlpool gli attesi vantaggi commerciali e questo ha ulteriormente colpito la fiducia degli azionisti.  Il titolo è sceso del 21% dall’inizio dell’anno.

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