L’amministratore delegato di Whirlpool Italia Davide Castiglioni lascia il gruppo, mentre l’azienda prova a mettere insieme, passo dopo passo, i pezzi del piano industriale di rilancio presentato lo scorso autunno al Ministero dello Sviluppo economico. La notizia dell’abbandono dell’ad, secondo le prime informazioni pubblicate ieri sui principali quotidiani, arriva proprio a valle di due importanti passaggi nel piano di Whirlpool. Il 14 gennaio l’azienda e i sindacati hanno concordato gli incentivi all’esodo volontario legati al nuovo piano industriale, che comprende nuove strategie commerciali sul mercato Emea e azioni mirate nei diversi siti italiani, come il reshoring di alcune produzioni dalla Polonia e la reindustrializzazione del sito di Carinaro (che sembra essere di interesse per l’italiana Htl che vorrebbe assorbire una cinquantina di addetti in un’attività nel segmento automotive). Il piano industriale presentato ai sindacati prevede scelte di strategia commerciale e di marketing e un’articolata azione di reindustrializzazione. Fabriano ha necessità di recuperare volumi, Comunanza diventerà il polo dei lavasciuga, mentre le lavatrici vanno su Napoli, interessata dall’operazione di reshoring di una produzione polacca. A Fabriano il sito di Albacina è stato rilevato da Ariston Thermo Group, che ha assunto 45 persone ed entro marzo prossimo prenderà le ultime quattro. L’obiettivo è ridurre al minimo gli esuberi nell’arco di un triennio, cercando di assorbire più del 90% del monte totale.
Come scritto, Davide Castiglioni ha annunciato ai lavoratori la volontà di lasciare il gruppo alla fine di febbraio per un nuovo percorso di carriera, non ancora rivelato per motivi di riservatezza. Prenderà il suo posto Luigi La Morgia, attuale vicepresidente con delega alle operations nel manifatturiero.
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