Whirlpool sta valutando le offerte di due ‘strategic investor’ per rilevare le attività in Europa. Solo due righe nel comunicato stampa che riporta i risultati del III trimestre sono dedicate al destino di migliaia di lavoratori soprattutto in Italia e Polonia.
Nell’area EMEA nel III trimestre le vendite sono scese del 28,1% da 1,25 miliardi del III trimestre 2021 a 0,9 miliardi di dollari. Al netto del rafforzamento del dollaro il calo è stato del 16,7%, dell’8% se si considera l’uscita dal perimetro delle attività in Russia. Il margine EBIT è crollato da + 28 milioni di dollari a meno 28 milioni di dollari. Negli USA il calo delle vendite è stato dell’8% in America Latina dell’11% in Asia del 7%. EMEA è l’unica area con una marginalità negativa.
A livello mondiale le vendite di Whirlpool sono scese del 12,8%, del 7% al netto del rafforzamento del dollaro. Nel corso dell’anno Whirlpool ha trasferito ai suoi azionisti 2.6 miliardi di dollari tra dividendi e buy back. Venerdì nel primo pomeriggio ora italiana la Conference call di Bitzer con gli analisti dovrebbe fornire qualche particolare in più. Per ora si sa che la ‘revisione strategica’ delle attività europee ha comportato costi per 25 milioni di dollari, probabilmente in fee a banche d’affari e consulenti
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