Chi è WeDo
We.Do Holding è un’azienda che detiene e gestisce le partecipazioni societarie dei quattro fratelli Doimo: Enza, Elis, Edy ed Eros (figli di Ettore) in 9 società partecipate. I general manager sono i referenti di indirizzo e di coordinamento operativi delle società controllate e sono l’organo di relazione con la CapoGruppo per progetti e strategie integrate e globali. L’obiettivo strategico del gruppo mira allo sviluppo di un grande piano industriale comune, caratterizzato dalla crescita internazionale e dall’innovazione nel settore dell’arredamento e del design.
Il Gruppo così costituito è presente e riconosciuto nel mercato nazionale e internazionale, nei settori della casa, delle cucine e dell’ufficio, e da tempo ha consolidato le proprie relazioni commerciali e professionali nel mondo del contract. Fanno parte i brand: Frezza, Dvo, Mis Medical, Arrital, Doimo Cucine, Copatlife, Punto Ettore e Altamarea.
A capo della Holding: Andrea Olivi, presidente e Ivano Selvestrel, amministratore delegato.
L’obiettivo di WeDo
Come si legge sul sito: Tradizione ed esperienza si coniugano con la ricerca di nuove soluzioni produttive, logistiche e commerciali per dar vita a una nuova realtà destinata a essere un punto di riferimento nel mercato dell’arredo in chiave di posizionamento strategico sui mercati globali.
We.Do, già dal nome, fa intendere la sua vocazione alla condivisione e alla concretezza, volendo tuttavia esercitare un’attività di coordinamento, pianificazione e indirizzo nei confronti delle varie società controllate, che restano società autonome e distinte per quanto concerne la gestione operativa. La visione, la strategia e gli obiettivi comuni saranno improntati dunque all’innovazione e all’efficenza organizzativa per le aziende, offrendo loro un supporto continuo in termini di competenza e pianificazione.
Oggi i mercati chiedono sempre più velocità, efficienza, innovazione e comunicazione; le sfide si vincono con la capacità di reagire ai cambiamenti, di accogliere opportunità finanziarie e di mercato. We.Do Holding sta guardando lontano per trasformare le sinergie delle aziende in nuovo valore di mercato, per creare nuove relazioni, per progettare nuovi format, per aggredire da protagonista i nuovi asset globali del settore del design.
Come si legge sul Messaggero Veneto: “si tratta di un progetto rivoluzionario nel mondo del mobile che non trova simili esperienze prima di noi – spiega Olivi – con un ramo della famiglia Doimo abbiamo fatto confluire capitali e investimenti all’interno di un’azienda di proprietà che avesse l’obiettivo di fare acquisizioni e svilupparsi ancora di più all’estero. Tenendo conto che per noi il mercato local è l’Europa per cui gli sbocchi da conquistare sono Cina e Stati Uniti“.
Per quanto riguarda il giro d’affari Selvestrel ha dichiarato al quotidiano che “con il portafoglio ordini attuale siamo tranquillamente attorno ai 150 milioni di consolidato. Abbiamo studiato il mercato e abbiamo cercato di capire come il capitale poteva essere massimizzato attraverso un forte piano di sviluppo. Vogliamo costruire una massa critica anche con altri soggetti, fare alleanze e acquisizioni, ma anche utilizzare tutti gli strumenti che possano favorire l’integrazione orizzontale tra diversi settori dell’arredo e in diversi ambiti di mercato. Il nostro obiettivo è esprimere appieno una realtà italiana fino a una dimensione all’altezza del nostro design“.
Chiaro l’obiettivo dir WeDo: crescere. “Intendiamo da subito allargarci ad altri segmenti” ha sottolineato Selvestrel su Messaggero Veneto tanto che la holding prevede di chiudere entro la fine dell’anno almeno un paio di operazioni.
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