Vado a MediaWorld e compro una cucina

La presenza di Scavolini nel TechVillage Milano Certosa potrebbe aprire una pagina nuova nel retail delle cucine. Intervista al Ceo dell'insegna Guido Monferrini

La versione integrale di questa intervista, pubblicata sul numero di maggio-giugno di Progetto Cucina, è disponibile on line a questo indirizzo

Come Progetto Cucina aveva subito riportato, la consorella tedesca Mediamarkt aveva aperto la strada, dedicando ampi spazi dei suoi store a una esposizione di cucine curata dal leader tedesco e austriaco XXXLutz. MediaWorld ha seguito a ruota inaugurando in aprile, durante il Salone del Mobile, una partnership con Scavolini. Nel MediaWorld Tech Village di Milano Certosa, l’azienda ha, infatti, a disposizione una ‘bottega’ di 70 mq con protagonista una composizione della collezione Mira.

Lo spazio Scavolini nel MediaWorld TechVillage di Milano Certosa

La sinergia tra le due aziende si distingue per un approccio innovativo e l’esperienza di acquisto unica offerta al cliente. Scavolini, oltre all’esposizione differenziale riservata, metterà a disposizione proprio personale dedicato, pronto a fornire una consulenza a 360° per soddisfare le richieste del consumatore moderno. I visitatori del punto vendita, anche grazie al supporto di un innovativo software di progettazione 3D, avranno così la possibilità di esplorare la vasta gamma di soluzioni d’arredo Scavolini, visionare la materioteca con finiture e materiali e richiedere progetti su misura, usufruendo di una consulenza personalizzata grazie allo staff professionale e altamente qualificato di Abitare srl, storico partner Scavolini che gestisce anche lo Scavolini Store Sempione in corso Sempione, 39 a Milano.

L’intervista al Ceo di MediaWorld

Progetto Cucina ha intervistato il Ceo di MediaWorld Guido Monferrini

Guido Monferrini, Ceo di MediaWorld

Chi trae maggior vantaggio da questa partnership tra MediaWorld e Scavolini?
Sicuramente lo shopper. Abbiamo sempre meno tempo e vogliamo trovare tutto in un unico punto vendita: prodotti, assistenza, servizi. Nello spazio Scavolini è possibile chiedere un’informazione o ci si può passare più tempo ed essere assistiti dal personale specializzato per progettare nei dettagli e ordinare una nuova cucina completa di elettrodomestici. Non bisogna più pensare in termini di logiche distributive, ma del consumatore e avere mobili, elettrodomestici e tutti gli accessori tecnologici in un unico store, è la cosa più utile e logica anche per quanto riguarda il risparmio di tempo.

Il negozio si trasforma, dunque?
Dobbiamo abituarci al fatto che la storica suddivisione dei canali è superata, i confini stanno sfumando perché il cliente decide e sceglie come comportarsi, dove acquistare e non vuole suddivisioni o limiti. E qualsiasi rallentamento o intoppo si può tradurre in una potenziale rinuncia all’acquisto. Ecco perché il nostro compito è creare iniziative che soddisfino le necessità di consumo e le facilitino. Per cui, si va sempre più verso la direzione di un ‘one stop shop’ e del ‘total business’, ovvero un luogo dove posso guardare, progettare la mia cucina e corredarla con i prodotti del nostro assortimento.

… storicamente il canale Eldom non è il prescelto per il primo impianto…
È vero, è sempre stato scelto per la seconda installazione, ma ora possiamo proporci anche per la prima. Il nostro obiettivo è quello di andare a completare l’offerta Scavolini. Vorrei però fare una considerazione: sempre di più l’elettrodomestico sta diventando una componente importante dell’arredo e non tutti scelgono esclusivamente prodotti da incasso, ma optano, per esempio, per un frigorifero free standing, perché sono esteticamente più belli da vedere e svolgono una funzione anche di arredo. Avere un’ampia proposta di prodotti vicino al luogo dove si progetta una cucina è quindi un valore aggiunto.

Vuoi leggere l’intera intervista? Scarica l’intero numero di maggio giugno di Progetto Cucina
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