Una ricerca di Aires sulla popolazione senior e la rivoluzione digitale tecnologica

E’ stata presentata ieri sera alla stampa a Milano la ricerca quali-quantitativa “Senior e Consumer Electronics: contesto culturale, dotazioni, prospettive” commissionata da Aires (Associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati) a GfK Eurisko. Presentata da Gianni Para, direttore di ricerca di GfK Eurisko, l’indagine, condotta quest’anno attraverso un’analisi Desk sulla popolazione nazionale realizzata con Sinottica, ha illustrato un’analisi quantitativa sui senior, persone con età a partire dai 55 anni – un segmento demografico che rappresenta il 33% della popolazione italiana – e una qualitativa (con 7 focus group in cinque città italiane) focalizzata sui “giovani anziani”: persone fra i 60 e i 75 anni che rappresentano circa dieci milioni di individui, un sesto della popolazione italiana. Dall’analisi qualitativa è emerso che i senior sono il segmento demografico che cresce più rapidamente al punto da rappresentare nei prossimi dieci anni il 44% della popolazione; hanno un reddito medio disponibile elevato e usano in maniera crescente i prodotti tecnologici. La parte qualitativa dell’indagine ha invece rilevato come tra i 60/75enni vi sia il desiderio di stare al passo con le innovazione tecnologiche, esigenza però frenata dall’esistenza di barriere legate a una loro eccessiva difficoltà di utilizzo. L’incontro ha poi illustrato, attraverso il contributo di alcuni esperti, le possibili prospettive evolutive di interazione tra tecnologia e senior e gli scenari con i quali il nostro Paese si dovrà confrontare. Tra questi Layla Pavone, presidente Consulta digitale Assocomunicazione, ha evidenziato che sono tre milioni gli anziani che usano Internet, in maggioranza uomini (67%). Donatella Solda-Kutzmann, assistente del Consigliere per l’Innovazione e la Ricerca del ministro dell’Istruzione, nell’illustrare l’attività del Governo, ha spiegato che è stato realizzato un progetto normativo destinato a favorire la diffusione delle tecnologie nel Paese il cui obiettivo è un decreto da emanare in tempi brevi. Uno dei suoi punti qualificanti è proprio lo sviluppo delle competenze digitali degli anziani. Francesco Daveri, docente di Scenari Economici all’università di Parma e Sda Bocconi, nell’evidenziare che nei prossimi dieci anni tutti i Baby Boomers (i nati fra il 1945 e il 1964), saranno anziani, ha indicato due possibili scenari futuri: il primo di esclusione dalle tecnologie digitali e il secondo di inclusione, grazie al contributo di istituzioni ma anche dall’iniziativa privata. “Questa ricerca è per noi di grande importanza” ha dichiarato Albino Sonato, presidente di Aires perché analizza uno dei gruppi più significativi per la realtà dei consumi nel nostro paese che si sta rapidamente evolvendo proprio attraverso l’uso della tecnologia, che è e deve diventare sempre di più un ponte fra le generazioni e uno strumento “abilitante” per migliorare la qualità della vita”. Hano concluso l’incontro Pierluigi Bernasconi, vice presidente di Aires e Giuseppe Minoia, Presidente di GfK Eurisko, con un dibattito sulla ricerca e sugli interventi degli esperti. Nel suo intervento Bernasconi ha sottolineato come “La ricerca rileva che i punti vendita dei retailer specializzati sono i nodi centrali per l’accesso dei senior alle tecnologie ed è qui che in massima parte gli anziani trovano informazioni, novità, opportunità e rivendicare una richiesta di maggiore attenzione, informazione e servizio. Ha anche sottolineato l’importanza di un impegno condiviso verso l’educazione digitale tra l’industria e istituzioni, che non può “continuare ad essere, com’è, una responsabilità che pesa solo sulla distribuzione. Sappiamo che non è in gioco solo il futuro del nostro business, ma quello di tutto il paese che deve puntare decisamente a uno scenario di inclusione”.
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