Il nuovo rapporto Censis fotografa un’Italia da “zero virgola” ovvero dove i trend sono di pochi decimali di punto tanto da far parlare i ricercatori di un Paese in letargo, fermo e con scarsa propensione al rischio e al cambiamento dove non a caso i consumi non si muovono, ma in compenso cresce la propensione al risparmio. Quello che si muove si muove a macchia di leopardo, contagiando gruppi e non più l’intera nazione o un intero cluster. Negli acquisti tornano in terreno positivo però la casa, ma anche i beni durevoli a partire dalle auto, seguite technical goods. Anche il digitale avanza anche se non mancano le ombre: il rapporto dice che gli utenti della Rete sono il 70,9% della popolazione italiana, gli smartphone sono utilizzati regolarmente da oltre la metà degli italiani (il 52,8%) e i tablet da un italiano su quattro (26,6%). Aumenta ancora la presenza degli italiani sui social network, che vedono primeggiare Facebook, frequentato dal 50,3% dell’intera popolazione e addirittura dal 77,4% dei giovani under 30, mentre YouTube raggiunge il 42% degli italiani e Twitter il 10,1%. Gli italiani non hanno risparmiato nella connettività perché significa comunicare, ma secondo il Censis anche risparmiare, denaro e tempo: “Si sta così sviluppando un’economia della disintermediazione digitale che sposta la creazione di valore da filiere produttive e occupazionali consolidate verso nuovi ambiti” evidenziano i ricercatori del Censis.
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