UE: il regolamento sul “Made in” è rimandato al 2015

Il semestre di presidenza Europea non è riuscito a portare a casa il regolamento sul “Made in” e la discussione è stata dunque rimandata al 2015. Per quanto i parlamentari italiani si siano impegnati perché venisse approvato l’obbligo di indicazione del Paese di origine nelle etichette dei prodotti non alimentari, ha prevalso la linea attendista dei rappresentanti dei membri del Nord Europa, penalizzando però le potenzialità del made in Italy. È necessario ora aspettare gli esiti di uno studio relativo all’impatto sui costi di tale normativa, attesi per l’inizio del 2015, ha spiegato Federica Guidi, ministro dello Sviluppo Economico, dopo l’ultimo Consiglio Competitività presieduto dall’Italia tenutosi ai primi di dicembre.

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