Il tema della smart home è noto al 76% degli italiani che si informano sul Web (34,5%) ma anche tramite la televisione (28%) e il passaparola dei conoscenti (16,8%). Per la maggior parte degli intervistati, la casa connessa consente il controllo di ciò che succede in casa soprattutto quando non si è presenti (33,6%). Ma in una popolazione che invecchia per gli italiani la smart home è anche un sistema che viene in aiuto alle persone “fragili” (15% dei rispondenti).Resta comunque un 9% di popolazione che pur conoscendo il tema non è ancora riuscito a inquadrarlo precisamente.
Sono questi alcuni dei dati emersi dalla ricerca commissionata da BTicino e condotta da Ipsos – realizzata su un campione di 2.000 consumatori finali – con la supervisione dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, comunicati in occasione del lancio del termostato intelligente Smarther.
Chiedendo agli intervistati di fare una classifica delle funzioni più richieste, il primo posto è stato assegnato in modo deciso al tema della maggiore sicurezza della casa (30%): la smart home servirà a proteggere dalle intrusioni esterne. Invece per il 17% degli intervistati la funzione principale sarà l’efficienza energetica con una grande attenzione al risparmio dei costi. Completa il podio il comfort con la gestione intelligente da remoto delle applicazioni (es. luci, riscaldamento, etc…). che rappresenterà la funzione principale per il 12%.
Volgendo l’attenzione al “dove” si desidererebbe acquistare questi oggetti connessi, si nota che in prima posizione ci sono i negozi di elettronica (43%) seguiti a breve distanza dagli installatori professionali (38%), a conferma del fatto che viene percepita una certa complessità che richiede l’intervento di un professionista. Al terzo posto presente anche l’acquisto online.
Il 66% degli intervistati afferma di possedere in casa almeno un oggetto connesso; il 23% è interessato ad acquistarne uno nel corso dei prossimi 12 mesi e questa percentuale sale al 39% se ci si riferisce a chi già ne possiede uno.
Fra le variabili che guidano nella scelta di acquisto la prima caratteristica è l’affidabilità del sistema seguita a brevissima distanza dalla semplicità di installazione.
Infine, il tema della privacy divide nettamente le opinioni: appare evidente una polarizzazione, con il 49% preoccupato e il 51% invece con un approccio molto più aperto sul tema. Non paiono essere variabili demografiche o socio-culturali a influenzare la posizione, ma piuttosto elementi di inclinazione personale. Interessante notare che il 24% degli intervistati è disposto a mettere a disposizione i dati se in cambio ottiene dei servizi a valore aggiunto e il 9% ritiene il tema della privacy un falso problema. Di contro il 28% teme che i dati possano essere usati per fini differenti da quelli dichiarati.
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