Smart home in Italia, a che punto siamo?

I dati della ricerca Netatmo
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Il decimo anniversario rappresenta per Netatmo un’occasione per fare un bilancio sull’andamento del mercato della smart home, in particolare in Italia. In collaborazione con la società di ricerche di mercato Dynata, tra aprile e maggio scorsi, l’azienda ha condotto un’indagine su un campione rappresentativo di oltre 1000 persone con un’età compresa tra i 25 e i 55 anni dalla quale emergono dati molto interessanti.

In media, 2 italiani su 3 possiedono un prodotto per la smart home

Dalla ricerca è emerso che il 64% degli italiani tra i 25 e i 55 anni ha in casa un dispositivo intelligente, con una prevalenza della componente maschile (69%) rispetto a quella femminile (59%). Mentre solo il 4% non sa cosa siano i prodotti per la smart home. I dati provenienti dalle differenti regioni d’Italia sono piuttosto omogeni. Ad avere almeno una soluzione è il 65% per il Nord Ovest, il 58% per il Nord Est, il 69% per il Centro Italia e il 64% per il Sud e Isole. 

Quali sono i dispositivi smart preferiti dagli italiani? 

I risultati dimostrano che 6 italiani su 10 possiedono un altoparlante, mentre 4 su 10 hanno acquistato un prodotto per l’illuminazione, un elettrodomestico o un dispositivo per la sicurezza intelligente. In particolare i giovani (25-34 anni) dimostrano uno spiccato interesse per i prodotti che migliorano la qualità d’aria (32%), per l’esterno e per il giardinaggio (24%).

Inoltre, più di un terzo degli intervistati è in possesso di un prodotto per il riscaldamento: il 39% nel Nord Ovest e Centro d’Italia, il 34% nel Nord Est e il 31% nel Sud e Isole.

I benefici che offrono i dispositivi intelligenti sono sicuramente numerosi, ma c’è ancora chi è restio all’acquisto di queste soluzioni. Il 36% afferma di non aver bisogno di prodotti smart. Il 40% dichiara che uno dei principali deterrenti riguarda il costo. Circa un quarto degli intervistati, invece, non sceglie prodotti smart perché preoccupato per la propria privacy. Ma anche perché teme che i propri dati personali possano essere violati da attacchi informatici. Solo il 6% è frenato da un problema legato all’installazione. 

Gli italiani scelgono il comfort e la sicurezza con un occhio alla sostenibilità

In cima domina la voglia di migliorare il comfort domestico, seguita dall’intenzione di aumentare il livello di sicurezza, di creare scenari di automazione e controllare i prodotti elettrodomestici da remoto. Sostanzialmente chi ha un prodotto smart ha gli stessi motivi di chi ancora non lo possiede.

Non da meno gli italiani hanno una buona attenzione per l’ambiente. 1 italiano su 3 ha comprato un prodotto intelligente proprio per rendere la propria casa più sostenibile.

Nel 2021, il 77% del campione, ha dichiarato l’intenzione di comprare un nuovo prodotto smart. Un terzo di questi è interessato all’acquisto di un elettrodomestico intelligente e ad un prodotto per l’illuminazione. Nello specifico il sondaggio ha rilevato l’interesse soprattutto da parte degli uomini tra i 25 e i 34 anni. Si conferma anche la tendenza verso soluzioni per la sicurezza (24%), per la qualità d’aria (23%) e per il riscaldamento (20%). 

La casa smart ai tempi della pandemia 

Lo studio ha svelato anche come è cambiata la visione degli utenti della propria abitazione durante la pandemia. Nella fascia 35-55 anni, il genere femminile si è mostrato più sensibile ai temi legati alla sostenibilità, efficienza energetica, qualità dell’aria e comfort domestico. Mentre l’attenzione alla sicurezza e all’automazione domestica è abbastanza omogenea per entrambi i sessi e fasce d’età.

Il 53% degli intervistati dichiara di aver apportato delle migliorie alla propria abitazione durante la pandemia: il 16% si è occupato del proprio balcone o terrazzo, mentre il 14% del soggiorno. Contrariamente a quanto si possa pensare, poca attenzione è stata dedicata all’ufficio di casa. L’ottimizzazione di questi spazi è stato fatto solo dal 14% degli utenti tra i 25 e i 34 anni e dall’11% di quelli tra i 35 e 44 anni. Infine, solo un residuo 4% si è dedicato alla totale ristrutturazione della propria casa.

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