La domanda di concordato presentata dalla Feg-Salvarani è in attesa di approvazione entro la prima metà di ottobre. A essa “è subordinato ogni possibile sviluppo”, ha spiegato il legale dell’azienda al “Giornale di Carate”. Tra le proposte c’è anche “la cessione a un investitore esterno che subentrerebbe nel debito”. Il vero problema è, però, che l’intero distretto brianzolo del mobile sembra trovarsi in stato di crisi, situazione che ha fatto dire al sindaco di Giussano Gian Paolo Riva: “Se crolla la Feg crolla tutto il sistema”. La società capitanata dalla famiglia Elli, infatti, “è un’azienda ricca considerando la sua capienza patrimoniale” ha ricordato sempre il legale al settimanale locale. Per questo, secondo il sindaco Riva, “qui ci giochiamo la partita tra sviluppo o recessione di un distretto che finora ha fatto da solo da traino all’Italia”. Il primo cittadino e i sindacati sono dunque intenzionati a scrivere al ministro dello Sviluppo Economico, il quale è stato comunque già informato della situazione grazie all’interrogazione parlamentare a lui rivolta da un deputato lo scorso 8 settembre. Nell’interrogazione è stata anche sottolineata la grave situazione in cui versano numerose aziende del mobile della Brianza a causa della “mancata concessione di credito da parte degli istituti finanziari, e ciò comporta evidenti e crescenti problemi anche dal punto di vista sociale e occupazionale”. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare progettocucinabiz.it