Riciclo e fine vita degli arredi, accordo tra FederLegnoArredo e Ministero

26 imprese fanno parte del consorzio nazionale del sistema arredo promosso da FLA
La firma dell'accordo: al centro il presidente di FLA Feltrion e il Sottosegretario del Ministero dell'ambiente Vania Brogi

Il riutilizzo è il segno cdistintivo di tantissimi progetti presentati al Fuorisalone, da giovani designer così come da bran affermati. Proprio per  favorire il riutilizzo e il riciclo dei mobili già presenti nelle case, negli uffici, negli hotel o negli spazi pubblici in Italia, durante il Salone del Mobile.Milano, è stato siglato un Accordo di programma tra Federlegno Arredo, CNSA e il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). L’accordo avvia una fase sperimentale per migliorare la gestione dei rifiuti derivanti dai mobili e disegnare strategie per il futuro. Si prevedono analisi in quattro aree chiave (Milano, Treviso, Napoli e Bari) e consultazioni con associazioni rappresentative a livello nazionale.

Il progetto rappresenta un’opportunità strategica per il settore dell’arredo italiano, favorendo innovazione, sostenibilità e economia circolare. Le aziende del Consorzio, insieme al MASE, dimostrano il loro impegno per il futuro, promuovendo un modello basato sulla responsabilità ambientale e sociale.

L’accordo di programma tra FederlegnoArredo, il Consorzio Nazionale Sistema Arredo (CNSA) e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) comprende diverse iniziative e fasi operative mirate a sviluppare un futuro regime di responsabilità estesa del produttore (EPR) nel settore dell’arredo.

Le componenti principali dell’accordo sono le seguenti:

  • Analisi del ciclo di vita dei prodotti di arredo: Una fase di studio approfondito per comprendere come i mobili e altri prodotti di arredo vengono gestiti a fine vita. Sono previste analisi a campione in quattro aree chiave selezionate
  • Collaborazione con associazioni nazionali: L’accordo include una fase di consultazione con le principali associazioni rappresentative nazionali. Questi enti includono l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), produttori di mobili e di materie prime, distributori e gestori dei rifiuti.
  • Obiettivo di economia circolare: Il cuore dell’accordo è orientato verso un modello di economia circolare. Ciò implica trasformare i rifiuti derivanti dai mobili in risorse, riducendo la perdita di valore economico e ambientale. Questo approccio punta a migliorare la sostenibilità del comparto.
  • Fase sperimentale propedeutica al regime EPR: L’accordo segna l’inizio di un periodo di test, durante il quale verranno sperimentate soluzioni innovative per introdurre il regime EPR nel settore dell’arredo.
  • Sviluppo di una roadmap strategica: Il ministero, insieme al CNSA e alle aziende del settore, lavorerà per delineare una roadmap che comprenda le migliori pratiche per la gestione dei rifiuti e il riciclo dei materiali. Il fine ultimo è stabilire un sistema EPR efficace e applicabile su scala nazionale.

L’accordo, oltre a rappresentare un impegno concreto per l’innovazione e la sostenibilità, costituisce un’opportunità per il settore dell’arredo di diventare parte attiva nella gestione responsabile del fine vita dei prodotti. Le aziende coinvolte dimostrano una forte volontà di anticipare i cambiamenti normativi e contribuire al progresso dell’economia circolare.Le 26 aziende del consorzio sono: Alf Uno Spa, Aran World Spa, Arper Spa, Caimi Brevetti Spa, Cierre Imbottiti Spa, Colombini Spa, Domingo Salotti Srl, Elmar Srl, Fantoni Spa, Fiam Italia Srl, Flou Spa, Giorgetti Spa, Gruppo Industriale Formenti Sas, Ipe Srl, Lago Spa, Living Divani Srl, Molteni & C. Spa, Moroso Spa, Poltrona Frau Spa, Porro Spa, Rinaldi Group Srl, Roda Srl, Scavolini Spa, Snaidero Rino Spa, Turri Srl, Veneta Cucine Spa.e al tempo stesso trasformare il modo di progettare e realizzare i prodotti per l’arredamento, pensando all’intero ciclo di vita, rendendo più facili ripararli o rigenerarli, per favorirne il riutilizzo, ma anche disassemblarli, per favorirne il riciclo o accompagnarli a fine vita.

Sono gli obiettivi con cui è nato, sei mesi fa, il Consorzio nazionale del sistema arredo promosso da FederlegnoArredo, che ieri ha visto una tappa importante al Salone del Mobile di Milano: è stato infatti siglato l’accordo di programma con il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) che dà il via a un periodo di test propedeutici a un futuro regime di responsabilità estesa del produttore (Epr) per l’arredo.
Il Consorzio si propone di affiancare le imprese – produttrici e della distribuzione – nella gestione del fine vita dei prodotti del settore, in linea non solo con i principi dell’economia circolare in cui da tempo la filiera italiana del legno-arredo è all’avanguardia, ma anche con le nuove politiche europee, che vanno sempre più nella direzione del riutilizzo dei prodotti. Partito lo scorso novembre con 15 aziende fondatrici, il Consorzio conta oggi 26 imprese, che generano un fatturato di oltre 2,5 miliardi di euro.
Le aziende produttrici e il ministero hanno definito un percorso in due fasi. La prima, si legge nell’accordo, è dedicata ad analisi a campione in quattro aree territoriali significative, per individuare le modalità attuali di gestione dei rifiuti derivanti da mobili e altri prodotti di arredo in uso, ed elaborare una sintesi delle risultanze indicative a livello nazionale. La seconda sarà invece dedicata alla consultazione delle associazioni rappresentative a livello nazionale – dall’Anci, ai fornitori di materie prime e semilavorati, produttori di mobili e altri prodotti di arredo, distributori e gestori dei rifiuti derivanti dall’utilizzo di tali beni – con l’obiettivo di consolidare i dati raccolti e disegnare nuove strategie operative per il futuro.

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