Sabaf S.p.A. ha comunicato i risultati finanziari relativi al secondo trimestre e ai primi sei mesi conclusi il 30 giugno 2025. Nel secondo trimestre, l’azienda ha registrato vendite per 69,35 milioni di euro, in calo rispetto ai 75,82 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi si sono attestati a 71,73 milioni di euro, contro i 78,32 milioni di euro dello scorso anno. L’utile netto è stato pari a 1,45 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 4,09 milioni di euro registrati nel secondo trimestre 2024.
Per quanto riguarda i primi sei mesi dell’anno, le vendite hanno raggiunto i 143 milioni di euro, rispetto ai 144,68 milioni di euro dello stesso periodo del 2024. I ricavi sono stati pari a 148,44 milioni di euro, leggermente inferiori rispetto ai 149,32 milioni di euro dell’anno precedente. L’utile netto si è attestato a 5,24 milioni di euro, contro gli 8,36 milioni di euro dei primi sei mesi del 2024.
Il consiglio di amministrazione di Sabaf si è riunito per approvare la relazione finanziaria semestrale relativa alla prima metà del 2025. Nel primo semestre dell’anno il gruppo Sabaf ha conseguito ricavi di vendita normalizzati pari a 145,7 milioni di euro, superiori dell’1,8% rispetto ai 143,1 milioni del primo semestre 2024 (+2,2% a parità di tassi di cambio).
Il margine operativo lordo normalizzato del primo semestre 2025 è stato di 21,3 milioni di euro (il 14,6% delle vendite), in calo del 7% rispetto ai 22,9 milioni di euro (il 16% dei ricavi) del primo semestre 2024, mentre il reddito operativo ha toccato gli 11,1 milioni di euro (il 7,6% delle vendite), n calo del 18% rispetto ai 13,5 milioni di euro (il 9,4% delel vendite del primo semestre 2024.
Il semestre si è così chiuso con un utile netto normalizzato di 6,7 milioni di euro, in calo del 34% riseptto ai 10,1 milioni di euro del primo semestre 2024.
Al 30 giugno 2024 l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 79,4 milioni di euro (dai 73,9 milioni di euro al 31 dicembre 2024 e ai 74,8 milioni di euro al 30 giugno 2024).
Secondo quanto indica la nota del gruppo “l’attuale portafoglio ordini prospetta, per l’esercizio in corso, un andamento delle vendite leggermente positivo”. Nella seconda metà dell’anno è prevista “una domanda stabile, con volumi inferiori alle medie storiche, condizionati dalla criticità dello scenario politico e macroeconomico internazionale”.
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