Raee, le questioni irrisolte

Si è svolto ieri presso la fiera Ecomondo di Rimini il forum Raee, appuntamento annuale per gli operatori del settore per avere un quadro dello stato dell’arte in questo particolare ambito. Il bilancio di quasi due anni di attività dalla partenza del nuovo sistema di raccolta e gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche è in chiaroscuro. Le note positive non mancano. Giorgio Arienti, presidente del Centro di coordinamento Raee, ha elencato i numeri della raccolta: “Il totale di Raee ritirati previsti per quest’anno è di 181.820 tonnellate, contro i 66.027 dello scorso anno. Si tratta di un dato rappresentativo del grande sviluppo del sistema”. D’altra parte, l’esigenza più sentita è la definizione dei compiti operativi e delle responsabilità di ciascun attore. A partire dal trade. Nessuno dei relatori ha potuto affermare con sicurezza quando verranno pubblicati i decreti semplificativi, incluso quello per il ritiro “1 contro 1”, che si presume vedrà la luce entro l’anno. Marco Pagani di Confcommercio, in rappresentanza dei retailer, ha dichiarato: “La versione di decreto attualmente in attesa di approvazione non basta, servono delle indicazioni precise per la sua messa in pratica, altrimenti l’1 contro 1 rischia di essere un flop per tutti. È importante muoversi da subito con una strategia condivisa. È necessario che il Ministero dell’ambiente apra un tavolo di confronto con il trade per regolare l’operatività nell’immediato”. Proprio il confronto con il Ministero da una parte, così come la firma di accordi con le aziende municipalizzate per il corretto ritiro dei Raee, ma anche la realizzazione di isole ecologiche, per una disponibilità di servizio omogenea sul territorio, sono le necessità più urgenti da risolvere, affinché il sistema funzioni finalmente a pieno regime.
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