C’è molta preoccupazione fra i produttori europei di cucine e mobili in generale per i superdazi minacciati da Donald Trump sulle importazioni statunitensi di mobili da ogni paese, indipendentem,ente dagli accordi presi. I dazi che dichiaratamente sono tesi a favorire la produzione locale di mobili, concentrata in North e South Carolina, colpirebbero soprattutto i produttori asiatici (intermediati da colossi anche europei come Ikea) ma ricadrebbero anche su molti brand europei risparmiando solo le aziende che avevano già provveduto a crearsi una base produttiva negli Stati Uniti.
Fra questi Unox che ha scelto di trasformare i dazi (quelli trasversali del 15% ‘concordati’ con l’Ue e glie ventuali superdazi per la categoria) in una opportunità. Come spiega Matteo De Lise, General Manager di Unox Casa, “ Nel 2025 abbiamo avviato la presenza diretta negli USA — California, Florida, Texas, Chicago e New York — lavorando con i dealer per calibrare il giusto equilibrio tra prezzo, valore e servizio. Operiamo nell’altissima gamma: i nostri clienti premiano prestazioni, design ed esperienza, quindi sono meno sensibili al prezzo; l’impatto finale resta in evoluzione. Nel professionale Unox sta per aprire uno stabilimento produttivo in North Carolina, dando evidenza di grande tempismo e soprattutto volontà di investire sul mercato americano. Sul domestico invece vogliamo preservare il Made in Italy, puntando su design e performance al massimo livello, potenziate dalla nostra AI specializzata nel mondo culinario (Artificial Culinary Intelligence). È una novità assoluta anche nella patria dell’AI e manifesta come l’innovazione italiana possa rendere l’Europa competitiva anche in un ambito finora dominato esclusivamente dagli Stati Uniti.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare progettocucinabiz.it