Le previsioni di Coop sintetizzate nel Rapporto “Consumi e distribuzione” 2015 fanno intravedere una luce in fondo al tunnel. I consumi delle famiglie italiane che già nel 2014 hanno smesso di cadere (+0,3%) mostreranno secondo lo studio dell’insegna nel 2015 un lieve segno positivo più marcato: +0,7%. Al fianco di acquisti trendy come gli smartphone, secondo il rapporto crescerà la sostituzione di beni durevoli, auto in primis, ma anche grandi elettrodomestici e il comparto arredamento per effetto di una lieve ripresa del mercato immobiliare. Bene i servizi e i prodotti per la persona e per il tempo libero. Stagnante è invece il mondo food dove tra il 2006 e il 2014 si è tornati indietro di ben il 12% e, proiettandosi verso il 2016, le cose non sembrano affatto migliorare: la spesa risulta ancora inferiore di quasi 20 miliardi rispetto ai livelli di dieci anni prima. Male anche carburanti e abbigliamento. Il vero “vincitore” è ancora una volta il mondo dell’online, ecommerce incluso. Non c’è da fare i salti di gioia, ma qualcosa anche in tema di clima di fiducia inizia a muoversi verso colori meno foschi. Il rapporto fotografa anche una metamorfosi dell’italiano medio. “Siamo i più palestrati e i più connessi d’Europa (12.000 palestre il record in Italia e più di 6 ore al giorno su Internet tra pc e smartphone) ,se non atei certo più laici e indifferenti, i più evasori e tra i più altruisti (a fronte di una stima di 200 milioni di euro di evasione annua, sono 7 milioni gli italiani che prestano il proprio tempo gratuitamente in attività di volontariato). Mangiamo la stessa quantità di cibo degli anni Settanta (2,8 chilogrammi al giorno), ma si è profondamente modificata la dieta alimentare e conseguentemente più estese le tipologie di consumo. Impazziti per il bio da un lato (+ 20% all’anno), cresce anche il “cibo della rinuncia”: vegetariani e vegani in testa. La parola d’ordine dei nuovi italiani è wellness, star bene ma in senso meno edonistico del passato: siamo i più magri d’Europa e tra i più longevi e ci concediamo meno vizi di un tempo (meno alcool, meno fumo)” sintetizza la nota di Coop.
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