Il 27 giugno scorso doveva essere il giorno in cui Fineldo, il Gruppo che controlla Indesit, doveva sciogliere il riserbo sui contendenti per l’acquisizione della maggioranza della multinazionale del bianco made in Italy, ma tutto è stato rinviato ad oggi, perché come riportato da Il Corriere della Sera «non è una gara ad evidenza pubblica» e qualche giorno in più può essere utile a qualche nuovo “contendente”. In particolare i rumors indicano, oltre ai già noti e interessati Whirlpool e Electrolux, l’ingresso nella gara dei cinesi di Sichuan Changhong Electric, terzo colosso nel Paese del Dragone. Quello che ci si aspetta di certo è un’Opa per l’acquisto della quota del 44,1% in mano alla famiglia Merloni. Quello che invece è più incerto è il prezzo, le ipotesi sono che Whirlpool e Electrolux, già sul mercato italiano, possano presentare una offerta in linea con la valutazione borsistica di Indesit, mentre i cinesi potrebbero offrire un prezzo maggiore (12 euro per azione contro gli 11 euro per azione). Quello che è certo che sono giorni frenetici per Fineldo che supportata dalla banca d’affari Goldman Sachs ha in programma un consiglio di amministrazione all’inizio di questa settimana, ma per metà luglio è stato anche convocato il consiglio di amministrazione di Indesit. Secondo indiscrezioni comunque viene indicato la conclusione dell’operazione entro fine del prossimo mese. Un’altra certezza, comunque è che chiunque si aggiudicherà la gara dovrà fare i conti con la “salvaguardia occupazionale” che Indesit ha assicurato firmando il piano triennale con le sigle sindacali nei mesi scorsi.
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