“Al Governo non chiediamo favori né privilegi, chiediamo soltanto di non esserci di ostacolo e di garantire coerenza ed esecuzione”. Questo il succo del messaggio che Giovanni Anzani, presidente di Assarredo, ha voluto dare agli associati in occasione dell’assemblea annuale tenutasi lunedì scorso a Venezia. Anzani è partito sottolineando le problematiche attuali: nel primo trimestre dell’anno la spesa delle famiglie è calata del 2,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il Pil continua a scendere. In questo contesto, “le imprese sono il traino della ripresa” ha proseguito Anzani; infatti “il comparto produttivo italiano è il secondo in Europa e il settimo nel mondo”. Perché la situazione si mantenga tale, “Stato e Governo devono fare la loro parte, noi chiediamo un impegno su alcune condizioni fondamentali: un serio processo di riforma e semplificazione burocratico-amministrativa” perché le condizioni odierne, secondo l’ultimo rapporto della Banca Mondiale, pongono l’Italia all’87° posto nel mondo per facilità di fare impresa, contro il 19° della Germania. E se l’incremento della tassazione è corretto per risanare lo Stato, ha però “stroncato l’economia arrestando bruscamente i consumi”. Occorre dunque, secondo Anzani, una “riduzione del carico imposto sulle imprese e favorire l’accesso al credito”. Infine una maggiore attenzione alle politiche energetiche, visto che “nei primi mesi del 2011 il gas metano è aumentato di circa il 30% e l’energia elettrica di poco meno del 14%”.A parte gli interventi istituzionali, quali azioni possono mettere in campo le aziende? “Dobbiamo avere una visione strategica di lungo periodo; l’imperativo è investire in innovazione” e anche nell’internazionalizzazione, obiettivo che si può raggiungere soltanto mettendosi in rete, secondo Anzani: “le reti di impresa sono uno strumento straordinario, bisogna solo approcciarlo con menti nuove” ha concluso il presidente. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare progettocucinabiz.it