Dovrebbe arrivare entro la fine di gennaio il decreto che definisce i nuovi incentivi per i settori industriali, proposto dal Ministero per lo Sviluppo economico. Accanto all’automobile dovrebbero essere coinvolti anche elettrodomestici, cucine e macchine utensili. La cifra prevista subirà però un ridimensionamento rispetto allo scorso anno. Si parla infatti di 300 milioni di euro da destinare all’auto (contro i 400 milioni del 2009), di circa 100 milioni per le macchine utensili e di circa 150 milioni per elettrodomestici e cucine (escluse quelle di lusso). Per questi ultimi settori è allo studio un meccanismo più efficace di quello in vigore lo scorso anno, che legava le detrazioni fiscali per l’acquisto di elettrodomestici e mobili a meccanismi di ristrutturazione edilizia. A tale scopo nel mese di dicembre si sono svolti una serie di incontri tra il Ministero dello Sviluppo economico, i produttori di elettrodomestici e i mobilieri, presenti con un gruppo appositamente creato guidato da Edi Snaiedero, presidente del Gruppo Snaidero. “Chi acquista una cucina completa di mobili ed elettrodomestici a risparmio energetico, minimo classe A”, ha dichiarato al Sole 24 Ore Piero Moscatelli, presidente di Ceced Italia, “beneficerà di uno sconto fiscale del 20% sull’intero importo, detraibile dalle tasse”. Viene quindi eliminata l’incongruenza del piano incentivi 2009, che assegnava il bonus fiscale solo agli elettrodomestici dalla classe A+ in su, disponibile in realtà solo per firgoriferi e freezer. Per quanto riguarda le cucine, oltre all’efficienza energetica degli elettrodomestici vengono tenuti in considerazione la conformazione dei pannelli, che devono essere a basso contenuto di formaldeide, e il corretto smaltimento dei vecchi mobili e apparecchi. Le cucine interessate dagli incentivi dovrebbero essere circa 200 mila, con circa 8 mila elettrodomestici. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare progettocucinabiz.it