Il primo step per la riscalatura dell’energy label sul bianco, voluto dalle norme UE, si avvicina e sono ancora molte le variabili aperte per industria e trade. Ne abbiamo parlato con Marco Imparato, direttore generale di Applia Italia che ci ha aiutato a inquadrare la situazione.
“Il regolamento europeo del 5 dicembre 2019 sulla nuova etichetta energetica prevede una riscalatura delle classi di efficienza energetica (ovvero, una riclassificazione in scala A-G); in sostanza, essendoci ormai per alcuni prodotti una saturazione delle classi superlative (A+ e superiori), la Commissione ha optato per un ritorno alla scala originale senza “+”. L’etichetta sarà visibile ai consumatori a partire dal 1º marzo 2021 ma era previsto dovesse essere fornita alla distribuzione già da novembre di quest’anno.Questo cambiamento, oltre alle complessità sul lato della comunicazione per tutti gli operatori (ad esempio spiegare al consumatore che i prodotti oggi in classe A+++ da marzo saranno classificati come B o C), comporta anche un importante lavoro da parte del produttore non solo per la fase produttiva ma anche quella di testing e di certificazione dei prodotti. Immettere sul mercato prodotti con una nuova etichetta significa in molti casi dover ritestare quegli stessi prodotti in relazione ai nuovi standard di riferimento.Nonostante le serrate tempistiche, la nostra industria era pronta a gestire il cambiamento rispettando le scadenze stabilite. Le campagne di comunicazione per la filiera sono state impostate, in modo da minimizzare ogni possibile confusione. La nostra filiera ha già gestito con successo similari periodi di cambiamento e transizione nel passato. È chiaro che la crisi dettata dall’emergenza Covid-19 ha alterato in maniera significativa i piani: il lockdown ha infatti inciso profondamente sull’intero processo. In un contesto di arresto di numerose funzioni aziendali, obiettivamente, non tutte le date previste dal regolamento potranno essere assicurate per tutti i prodotti. In particolar modo, le maggiori difficoltà sono legate alla deadline di approvvigionamento anticipato dell’etichetta, annunciata per il 1° novembre 2020. A partire da questa data, infatti, i produttori avrebbero dovuto iniziare a corredare i prodotti anche con la nuova etichetta, accanto alla precedente”.
L’attività di APPLIA Italia
“APPLiA ha innanzitutto sensibilizzato la Commissione europea e le principali istituzioni europee e nazionali sulle enormi criticità legate al COVID-19 e alle pesanti ricadute per il nostro settore.In questo contesto abbiamo quindi evidenziato la specifica problematica della fornitura delle nuove etichette energetiche, che era fin da subito reale, oggettiva e non risolvibile, e richiesto alla Commissione di posticipare di 4 mesi l’obbligo di fornitura. Questa richiesta, volutamente circoscritta ad un periodo molto limitato nel tempo, è nata dal senso di responsabilità e dalla piena volontà di mantenere fede all’impegno preso in ambito sostenibilità ed efficienza energetica della nostra industria. La Commissione ha preso quindi atto di una situazione di oggettiva difficoltà e pubblicato ad inizio giugno una nota in merito sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea; l’invito rivolto alle autorità di vigilanza di mercato degli Stati membri è di prendere in considerazione l’eccezionalità del contesto pandemico nei confronti di chi non dovesse essere in grado di fornire la nuova etichetta dal mese di novembre.Da sottolineare che non viene modificata, dunque, la scadenza del 1° marzo 2021, che rimane la data ufficiale per il consumatore, che potrà trovare i prodotti con le nuove etichette sia all’interno dei punti vendita fisici sia nei canali di vendita online”.
Gli sviluppi a medio termine
“La nota della Commissione non rappresenta formalmente un vincolo legale per gli Stati Membri; il rischio è che si possano verificare delle situazioni di comportamenti disomogenei assunti dalle autorità di sorveglianza a livello europeo. Chiaramente vorremmo evitare uno scenario di questo tipo, lavoriamo quindi sul lato della sensibilizzazione delle autorità affinché ci sia una piena consapevolezza e un corretto inquadramento del problema tecnico per il settore industriale.Parallelamente proseguiamo l’attività sul fronte comunicazione. L’obiettivo si conferma essere quello di arrivare al 1° marzo 2021 con una completa informazione di tutta la filiera.A tal proposito segnaliamo che è già online il nostro nuovo sito web https://www.theenergylabel.eu/, dove è possibile trovare tutte le informazioni generali sul riscalaggio, così come anche i dettagli sulle nuove etichette energetiche per singole categorie di prodotto. Stiamo collaborando inoltre con due progetti attivi e finanziati dall’UE, Label 2020 e BELT (BOOST ENERGY LABEL TAKE UP). Entrambi hanno la finalità di agevolare questo periodo di transizione informando e supportando tutte le parti interessate lungo la catena del valore dal produttore al consumatore”.
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