BSH Hausgeräte GmbH ha comunicato i risultati relativi al 2014. Il Gruppo tedesco lo scorso anno ha totalizzato un fatturato di 11,4 miliardi di euro, in crescita dell’8,4% rispetto al 2013. Escludendo gli effetti del cambio il fatturato ammonta a 11,7 miliardi di euro (+11,1%). In crescita anche il risultato prima di interessi e tasse, pari nel 2014 a 705 milioni di euro.
A livello geografico il trend è il seguente: nella Regione I, che comprende la Germania e sostanzialmente i Paesi europei, il fatturato è stato di 6,8 miliardi di euro ed è incrementato dell’11,6%. In particolare, la Germania ha segnato un +3,6%, per 2,3 miliardi di euro. La Regione II, che include Russia, Medio-Oriente e Africa, registra 1,6 miliardi ed è in calo del 3,1%, imputabile soprattutto “all’effetto di svalutazione delle monete locali nei mercati di riferimento di Russia e Turchia”. La Regione III assomma la “cosiddetta Grande Cina, il Nord-America e altri Paesi dell’area Asia-Pacifico” e totalizza 2,9 miliardi di euro, +14,5% rispetto al 2013. In Cina che, dichiarano da BSH, rappresenta il secondo Paese per il Gruppo dopo la Germania, il fatturato è stato di 1,8 miliardi di euro, con un incremento del 16,4%. In merito alle previsioni, il Gruppo segnala che il 2015 “è iniziato bene” e “ritiene plausibile uno sviluppo del fatturato e dei ricavi” anche quest’anno. Questi sono i primi risultati dopo il cambio di struttura societaria e denominazione sociale. Lo scorso settembre infatti Siemens AG “ha venduto la propria quota azionaria a Robert Bosch GmbH”, e dal 9 febbraio 2015 il Gruppo ha mutato la denominazione sociale da BSH Bosch und Siemens Hausgeräte GmbH a BSH Hausgeräte GmbH.
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