“Le recenti dichiarazioni del Ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola sembrano prospettare per il 2010 la concessione di nuovi incentivi all’acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza. Queste iniziative sono estremamente utili per rilanciare il settore e si tradurrebbero in un’ulteriore spinta dell’innovazione”. Queste le dichiarazioni di Piero Moscatelli, presidente di Ceced Italia, all’incontro con la stampa svoltosi oggi a Milano per fare il punto sull’andamento del settore. “Il nostro è un impegno strutturato. Abbiamo chiesto un incontro con il Ministro per discutere di un piano industriale per il rilancio del nostro settore, in cui, comunque, soprattutto nell’ultimo bimestre, sono percepibili dei segnali di ripresa, seppur con dei distinguo secondo i diversi mercati”. I risultati di vendita registrati dalle singole famiglie merceologiche nel 2009 sono in larga maggioranza a segno negativo, anche se il grado di flessione varia in modo significativo a seconda delle singole famiglie merceologiche analizzate. Secondo dati GfK che si riferiscono al periodo gennaio-ottobre nel bianco il decremento è relativamente contenuto, pari al 4,6% a volume e al 4% a valore, in ripresa nella seconda parte dell’anno, in modo particolare nel lavaggio, famiglia merceologica che ha visto rispetto allo scorso anno un aumento del 36% del numero di modelli lanciati. “Quest’ultimo risultato è segno dell’impegno concreto dell’industria in innovazione, a fronte di cui è necessario un sostegno da parte delle istituzioni”, ha commentato Mario Franzino, capogruppo Grandi elettrodomestici. Il comparto dei piccoli elettrodomestici ha registrato una flessione a volume del 4,9% e a valore del 3%. Per quanto riguarda la climatizzazione, la situazione è più preoccupante: il mercato è reduce da un 2008 nel quale ha perso, rispetto al 2007, almeno il 25% a volume e il 35% a valore. Ormai terminata la stagione 2009, è possibile delineare un calo del mercato del clima di circa il 20% nel canale professionale, e per l’eldom una decrescita del 7% a volume e del 10% a valore, con punte di -26% per i modelli portatili. Anche per le cappe, si stima una perdita in termini di sell in del 25%. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare progettocucinabiz.it