La versione integrale di questo articolo, apparso sul numero di settembre di Progetto Cucina è disponibile on line a questo indirizzo
Il Mistery shopper di Progetto Cucina, dopo aver frequentato diversi negozi specialisti monomarca milanesi, si è recato nel Plan & Order Point Ikea di City Life a Milano. Ha ricevuto una consulenza professionale e un dettagliato preventivo, modificabile on line e concorrenziale anche considerando il costo di rilievi, trasporto e montaggio. Peccato però non poter vedere i modelli acquistati! Ecco il racconto della sua esperienza:
Per prenotare cerco un contatto telefonico diretto che però risulta impossibile (nessun numero diretto è disponibile sul sito). Il sito ikea.com/it prevede la possibilità di prenotare una consulenza dedicata sulla cucina, ma solo nei mega-store e non nei Plan & Order Point. Provo ad andare di persona senza appuntamento, ma la speranza di trovare un interlocutore libero è vana.L’addetto che incontro all’ingresso mi disillude e mi propone il primo slot libero due giorni dopo, una domenica. Insomma, sembra necessario recarsi di persona solo per prenotare! In compenso, una volta prenotato, ricevo una serie perfino eccessiva di SMS, email e telefonate di conferma e riconferma.
Il negozio è davvero piccolo e l’esposizione è limitatissima. Si evince subito la funzione dei Plan & Order Point: progettare e ordinare. Per tutto ciò che riguarda i prodotti è necessario recarsi negli altri punti vendita.
Su quattro postazioni altrettanti consulenti d’arredo sono impegnati con la clientela. L’addetta cui sono stato affidato mi fa riepilogare velocemente le mie esigenze (nonostante le avessi già esplicitate online rispondendo a uno dei messaggi ricevuti fra la prenotazione e la visita) e si mette al lavoro sul progetto, che pian piano prende corpo anche davanti ai miei occhi, dato che posso seguirne la progressione su un apposito display.
La fotografia quotata che presento aiuta il lavoro che procede spedito fino ai punti-chiave, il primo dei quali è la parete a cui deve addossarsi la cucina divisa in due parti uguali di 2 metri ciascuna e da una spalletta da 36 cm di profondità. Nella cucina attuale questo problema è risolto con un elemento-base sporgente e molto spigoloso che chiedo di sostituire con un modello stondato, che però non disponibile nell’assortimento di Ikea.
Il tempo previsto per l’incontro in fase di prenotazione, tre quarti d’ora, è superato ma, nonostante questo, l’addetta affronta con la dovuta attenzione anche la scelta degli elettrodomestici e quella del piano di lavoro e delle finiture di ante e pannelli.
Dopo pochi minuti di messa a punto finale mi viene consegnato un progetto dettagliatissimo lungo 14 pagine che comprende un rendering, le viste quotate frontale e dall’alto, e una lunga serie di note che la consulente ripercorre per verificare che mi sia tutto chiaro, specificando che attraverso il sito aziendale potrò rivedere e modificare il progetto o produrne un altro in totale autonomia.
Nel preventivo, al costo di mobili ed elettrodomestici, si aggiungono (se intendo richiederli): i servizi di rilievo delle misure a domicilio, trasporto e montaggio compresi gli interventi elettrici e idraulici.
Il costo totale, comprensivo di questi servizi, sfiora gli 8.500 euro di cui: 3.535 euro per mobili e accessori, 3.405 euro per gli elettrodomestici, 323 euro per piano di lavoro e rivestimento parete in corrispondenza (si veda il box per i dettagli e le altre voci), una cifra inferiore rispetto ai preventivi ricevuti negli altri negozi visitati nelle Mistery, ma forse superiore a quanto ci si potrebbe aspettare, dato che l’idea condivisa è che in GD si “spenda poco”…
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