Di seguito un estratto dall’articolo apparso sul numero di Aprile di Progetto Cucina.
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Questo mese il Mistery Shopper di Progetto Cucina si è recato in un negozio di arredamento milanese. Attivo dal 1950, Arredamenti Galli si trova in una posizione appartata, in una traversa di viale Piave e poco distante dalle piazze Tricolore e Cinque Giornate,
L’azienda ha già tre quarti di secolo di attività e un secondo showroom a Capriano di Briosco, in Brianza. Il loro sito Internet è ricco di proposte per tutti gli ambienti della casa, con le cucine al primo posto e immagini visualizzabili in due slide-show: uno, più ampio, per lo stile moderno, l’altro per quello classico. Entrambi danno l’idea di aderenza e aggiornamento ai trend del mercato, ma con un tocco particolare.
Arrivato sul posto, faccio conoscenza con quello che poi si rivelerà essere il marito della titolare — l’azienda è stata fondata dal suocero — e a cui il sabato è demandato il presidio del punto vendita milanese, mentre la moglie si dedica a quello brianzolo. Avendo la fortuna di essere il solo cliente presente nel tempo della mia permanenza, ho modo di constatare la competenza durante la presentazione delle caratteristiche tecniche, di design e di nitura dei due modelli esposti.
Uno è il pezzo forte che domina l’ampio ambiente principale affacciato su strada (il negozio è a quattro luci, compreso l’ingresso-ufcio), l’altro occupa quasi per intero un ulteriore locale, arretrato verso l’interno dell’edi cio e rappresenta una sorta di proposta-base, economicamente più abbordabile, grazie a soluzioni progettuali meno ricercate e costose laddove possibile, mantenendo invece standard elevati su certi componenti e particolari che fanno la differenza in termini di affidabilità e durata, come per esempio le cerniere Blum.
Data l’impossibilità di avere subito una quotazione anche solo indicativa, il contitolare, che di questo mi aveva correttamente avvertito a inizio visita, mi viene comunque incontro chiamando una collaboratrice allo showroom in Brianza con cui intavoliamo una conversazione telefonica in vivavoce. Inquadrata al meglio la mia esigenza, mi viene data indicazione che il costo della cucina, pur con bene cio di inventario, dovrebbe stare nel budget pre ssato. Restiamo così d’accordo che tornerò per incontrare la moglie ed entrare nel dettaglio, in modo da arrivare poi a una proposta progettuale con quotazione. Preso appuntamento per il venerdì successivo, mi ripresento e conosco la titolare, che presidia da sola il negozio; indaffaratissima e tempestata di telefonate, riesce comunque a dedicarmi la giusta attenzione nell’ora circa che trascorro con lei. Rivisti i due modelli esposti e ripercorse le varie soluzioni di materiali, componenti e niture, per iniziare a concretizzare un progetto di massima ci sediamo alla scrivania, su cui però manca un elemento ormai abituale, il computer.
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