Dal 21 al 26 aprile, presso Fiera Milano Rho, si svolgerà la 59a edizione del Salone del Mobile.Milano che riconfermerà la sua vocazione all’innovazione e alla rivoluzione della “Bellezza”, termine che si va ad aggiungere nel Manifesto in questo 2020. Perché inventare, ogni anno, un design nuovo, sperimentare ogni sorta di armonia nelle forme,plasmare il materiale “giusto” raggiungendo un alto grado di sostenibilità significa ricercare la Bellezza. Ed è questo che fanno, con onestà, impegno e trasparenza, le aziende e i progettisti protagonisti del Salone del Mobile, sforzandosi di farla diventare un reale driver di cambiamento.
Claudio Luti, Presidente del Salone del Mobile e Emanuele Orsini, Presidente di Federlegno Arredo Eventi hanno così parlato dell’evento.
“L’edizione 2020 del Salone del Mobile.Milano confermerà il percorso etico e virtuoso intrapreso dalle imprese dell’arredamento. Perché quello di cui, oggi, necessitiamo è un approccio etico al design in grado di sostenere la ricerca di soluzioni più possibile sostenibili in un contesto globale e una crescente attenzione alle esigenze delle nuove generazioni che, mai come ora, sono interessate al valore intrinseco di ciò che acquistano per i propri ambienti abitativi o di lavoro. Si vedranno tante aziende impegnate nell’investire in prodotti e sistemifocalizzati rivolti al benessere delle persone e dell’ambiente” ha affermato Claudio Luti, Presidente del Salone del Mobile. “Uno slancio verso un futuro migliore riassunto nella parola “Bellezza”che, non a caso, si aggiunge al Manifesto del Salone del Mobile.Milano. La ricerca costante della bellezza, intesa come insieme di fattori, sarà la chiave di volta che consentirà al Salone del Mobile di rafforzare e consolidare la propria leadership globale nei prossimi anni e dianticipare i futuri stili di vita”.
Così, nel 2020, il Salone del Mobile.Milano farà da palcoscenico ai progressi fatti da creativi, designer, brand e aziende e scommetterà sulle nuove generazioni che, cresciute in un’epoca di crisi, aspirano a una produzione e a una fruizione equa, responsabile, virtuosa.
“Il Salone ormai è una vera e propria “istituzione” e come tale ha il compito di farsi portavoce di un’idea di futuro che coniughi sviluppo, innovazione e sostenibilità: in una parola che promuova la Bellezza in senso ampio. Devo dire che sono già molte le aziendedel settore che hanno intrapreso il cammino verso un’economia circolare e i dati lodimostrano: il 72% investe nel reimpiego di materiali riciclabili, il 44% utilizza prodotti riciclati, il 67% investe per una gestione corretta dei prodotti a fine vita, il 49% è attentoal risparmio energetico e il 37% all’utilizzo di energie rinnovabili. Ma non basta. E proprioper questo penso sia giunto il momento di dire forte e chiaro che la sostenibilità non può camminare solo sulle gambe degli imprenditori, soprattutto se piccoli. Alla politica e alle istituzioni chiedo di non lasciare solo chi porta il Made in Italy nel mondo: servono misure fiscali incisive e tempestive affinché le imprese siano accompagnate in una riconversione che metta al centro anche la formazione. L’Europa ha investito ingenti risorse nel Green New Deal e nel 2018 ha approvato le direttive sull’economia circolare che non abbiamoancora recepito: non possiamo permetterci di perdere simili opportunità” ha commentato Emanuele Orsini, Presidente di Federlegno Arredo Eventi.
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