Le famiglie italiane sono finanziariamente solide e sane nonostante la situazione economica generale sfavorevole. A rivelarlo è il “Report trimestrale – indicatori di indebolimento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane”, realizzato da ABI – Associazione Bancaria Italiana, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, allo scopo di monitorare tutti i possibili fronti di fragilità e vulnerabilità creditizia nel nostro Paese. Il rapporto luglio 2010 evidenzia in particolare come i mutui per le abitazioni continuino a crescere a ritmi sostenuti (+8% a marzo 2010), grazie anche al calo dei prezzi degli immobili e ai tassi d’interesse favorevoli. Parallelamente, il livello di indebitamento delle famiglie si mantiene contenuto: secondo i dati più recenti, infatti, il rapporto tra rata pagata sul mutuo per acquisto di un’abitazione e il reddito disponibile delle famiglie consumatrici (ovvero “l’indice che esprime l’incidenza del costo per il servizio del debito, sia della quota interessi che capitale, relativo ad un finanziamento per l’acquisto di abitazione rispetto al reddito disponibile”) assorbe il 4,3% del reddito, e le sofferenze riguardano soltanto l’1,4% del totale credito erogato. Il report, inoltre, mette in luce un progressivo miglioramento della possibilità delle famiglie italiane di accedere all’acquisto della propria casa con l’ausilio di un mutuo: l’indice housing affordability, infatti, dimostra come a marzo 2010 la rata media supera di poco il 20% del reddito disponibile, risultando quindi complessivamente sostenibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare progettocucinabiz.it