La sfida dell’AI a chi progetta cucine e Ged

Parlano Antonio Glessi, docente all’Isia, Lukasz Bertoli, co-fondatore di Emo Design, e Matteo Trambaiolo, Head of Marketing Home Appliances per Samsung
Campagna di Emo Design realizzata con l’aiuto dell’AI sul tema della cucina.

Di seguito un estratto dall’articolo apparso sul numero di Aprile di Progetto Cucina.

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Per capire come l’AI ha cambiato, e cambierà, il modo di progettare ambienti e arredi (soprattutto gli elettrodomestici), Progetto Cucina ha sentito Antonio Glessi, docente di Communication Design all’Isia, Lukasz Bertoli, co-fondatore di Emo Design, e Matteo Trambaiolo, Head of Marketing & Biz Planning Home Appliances per Samsung Electronics Italia.

Se ci pensiamo bene, stiamo parlando di una rivoluzione avvenuta in una manciata di anni: è cominciato tutto a partire dagli dalla metà degli anni Ottanta con i primi pc, dieci anni dopo c’è stato l’avvento di Internet, poi sono arrivati i Social Network e, da ultima, l’Intelligenza Artificiale”, Antonio Glessi, docente di Communication Design all’Isia (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Firenze, tra gli autori del saggio “Il design nell’era della creatività artificiale” (Ledizioni, 2024) ricostruisce così il percorso che ci ha portati alla rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. “Oggi l’AI è una risorsa in
moltissimi settori, incluso quello della progettazione di arredi e di elettrodomestici sempre più smart. Ed è anche una risorsa in termini di sostenibilità e circolarità della produzione, perché favorisce l’adozione di tecnologie che riducono l’impatto ambientale e ottimizzano l’uso di risorse naturali. Ma, soprattutto, è un processo irreversibile. E, dunque, tutti (progettisti, aziende e consumatori) dobbiamo cercare di essere attenti e non farci trovare impreparati. Perché, se da un lato è uno strumento potentissimo che, per esempio, permette di realizzare in due ore quello che richiedeva una settimana di
lavoro, dall’altro – se non la conosci – l’AI può diventare un ostacolo, un limite alla creatività, appiattire e banalizzare un progetto. Il rischio, insomma, è che ci si adatti alle sue soluzioni,
frutto di standard matematici ef cienti ma che non tengono conto di creatività, intuito, inventiva“.

Lukasz Bartoli, founder dello studio Emo Design

Lukasz Bertoli, co-fondatore di Emo Design insieme a Carlo Ciciliot, dice: “Abbiamo accolto l’Intelligenza Artificiale con curiosità e intraprendenza, inizialmente vedendola come uno strumento
per ottimizzare i costi. Sebbene crediamo che gli strumenti debbano supportarci senza de nirci, cinque anni di utilizzo dell’IA hanno trasformato profondamente il nostro approccio al lavoro”. Ma cosa signi ca in concreto? “Per un creativo, affacciarsi alle possibilità offerte dai vari programmi di Intelligenza Arti ciale è come per un bambino entrare in negozio di caramelle: tutto ti attira, ti ingolosisce e può distrarti facilmente dai tuoi obiettivi. Invece è molto importante studiare e prendersi il tempo necessario per riflettere e imparare a scegliere in modo maturo ciò di cui si ha davvero bisogno nel  proprio lavoro.

Matteo Trambaiolo, Samsun Electronics Italia

“L’adozione dell’Intelligenza Artificiale ha sicuramente trasformato l’approccio alla progettazione e allo sviluppo di elettrodomestici sempre più performanti, innovativi e ad alta efficienza energetica – spiega Matteo Trambaiolo, Head of Marketing & Biz Planning Home Appliances per Samsung Electronics Italia –. Il nostro obiettivo è tradurre i vantaggi dei modelli AI più avanzati in bene ci concreti per il consumatore, dalla cucina alla pulizia, al bucato, adattandosi allo stile delle persone”. Per arrivarci il brand è partito dalla soluzione di un problema: come sempli care e rendere più  essibile l’uso di questi apparecchi? “È stato un percorso in più tappe e ogni volta abbiamo aperto nuovi scenari: siamo partiti dalla connettività e dalla possibilità del controllo da remoto tramite l’app SmartThings; successivamente abbiamo aggiunto il controllo vocale con Bixby; poi sono arrivati i display intelligenti con Family Hub™ e recentemente con AI Home; in ne, l’avvento delle telecamere AI che riconoscono gli alimenti all’interno dei frigoriferi e dei forni”. Samsung utilizzava già l’AI per ottimizzare i consumi dei suoi dispositivi, ma oggi integra anche i modelli LLM (Large Language Model, la tecnologia di deep learning che si occupa della comprensione e dell’analisi del testo) per favorire un’interazione human-like tra il prodotto e l’utente. “Così è possibile interrogare il dispositivo, ricevere suggerimenti sull’utilizzo e informazioni sul funzionamento, oppure si possono impartire comandi anche complicati al prodotto come: ‘Fai partire la lavatrice quando la lavastoviglie ha finito il ciclo’.”

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