Quello passato è stato davvero un anno di svolta per il nostro Paese nell’Internet of Things. In Italia il mercato ha raggiunto complessivamente il valore di 1,55 miliardi di euro, trainato sia dagli ambiti tradizionali che utilizzano la connessione tramite rete cellulare sia da applicazioni che sfruttano altre tecnologie di comunicazione. Nel nostro Paese si contano circa 8 milioni di oggetti interconnessi tramite Sim cellulare (+33% rispetto all’anno precedente), per un valore di mercato di 1,15 miliardi di euro (+28% in confronto al 2013). A questi va sommato il mercato delle applicazioni che si appoggiano a tecnologie di comunicazione diverse, come Wireless M-Bus, WiFi e altri, pari a 400 milioni di euro.
Sono i dati principali emersi della Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano presentata questa mattina al Campus Bovisa dell’ateneo.
Secondo lo studio, gli ambiti per cui si attende la maggiore crescita per quest’anno sono in particolare Smart Car, Smart Home e Smart City. Cresce, infatti, l’attenzione dei consumatori per la casa intelligente, con il 46% dei proprietari di casa intenzionati ad acquistare prodotti soprattutto per la sicurezza e il risparmio energetico (ricerca Doxa), mentre si amplia l’offerta grazie a nuovi player e servizi sul mercato.
In particolare, in Italia la maggior parte delle applicazioni Internet of Things consolidate continua a sfruttare la connettività cellulare. Tra queste, le più diffuse sono relative alla Smart Car, che rappresenta il 55% del totale degli oggetti connessi tramite Sim e il 38% del mercato, in crescita più del 50% sia per diffusione che per valore di mercato.
Crescono lo Smart Home & Building, che con applicazioni di videosorveglianza, sistemi di antintrusione e di telecontrollo degli impianti di climatizzazione e riscaldamento rappresenta l’8% degli oggetti e il 23% del mercato.
Le prospettive sullo sviluppo di questo mercato in questo ambito sono positive. La survey svolta in collaborazione con Doxa mostra come un proprietario su quattro disponga già di almeno un oggetto intelligente per la sua abitazione e uno su due abbia intenzione di acquistarne in futuro. Le applicazioni più desiderate sono quelle che portano benefici tangibili, come quelle per la sicurezza, che interessano al 47% dei proprietari, o per il risparmio energetico: il 46% è interessato a soluzioni per la gestione del riscaldamento, il 33% per il monitoraggio consumi energetici e il 31% per la gestione da remoto degli elettrodomestici. L’interfaccia preferita dagli utenti è l’App (69%), a dimostrazione di come smartphone e tablet abbiano un ruolo chiave nell’avvicinare il consumatore alla tecnologia.
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