“Pensavamo tutti che gli incentivi per le cucine componibili sarebbero finiti subito. Invece, dopo il boom iniziale, le aziende non hanno investito in comunicazione e così oggi abbiamo ancora il 30% delle risorse per gli incentivi ancora a disposizione”. Lo ha dichiarato a e-duesse Patrizia Copat, presidente del Gruppo Cucine di FederlegnoArredo. Se da un lato è vero che gli adempimenti burocratici, anche per i produttori, sono stati molti e si sono potuti realizzare con estremo ritardo a causa di una mancanza di chiarezza da parte delle istituzioni, dall’altro è vero anche che, ammette la presidente, le aziende di cucine non hanno investito molto nella comunicazione degli incentivi. Copat non fa pronostici sull’incremento delle vendite – “non abbiamo dati globali che ce lo dimostrino” – ma afferma che sicuramente gli incentivi hanno aumentato la pedonabilità nei punti vendita e riportato un clima più positivo: “lo dimostra ad esempio il fatto che molti negozianti hanno deciso di aggiornare le mostre”. A questo punto però sorgono alcune domande: tra aprile e oggi sono solo state anticipate vendite che si sarebbero effettuate comunque? E cosa accadrà quando saranno terminati gli incentivi? Per questo il Gruppo Cucine ha instaurato dei tavoli permanenti con i ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico. “I Ministeri infatti ci assicurano che esistono risorse per prodotti sensibili agli aspetti ambientali. In questo modo possiamo ottenere un duplice risultato: avviare un percorso oggettivo di miglioramento dei prodotti, anche se non richiesto dalle leggi, e poter di nuovo accedere, in un futuro non troppo lontano, a contributi statali”. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare progettocucinabiz.it
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