Il Salone del Mobile si presente a Osaka, Los Angeles e Riad

Il dinamismo del canale contract, contrasta con il rallentamento del classico canale B2C nel mondo dell’arredo in generale. E Salone del Mobile Milano, mette il al centro del nuovo tour di promozione internazionale in vista dell’edizione numero 64, in programma dal 21 al 26 aprile 2026. Come ricorda Giovanna Mancini sul Sole 24 Ore ai tradizionali incontri con la stampa estera per presentare la nuova edizione che comprenderà anche le biennali dedicate al bagno e alle cucine, saranno affiancati, soprattutto in alcune tappe chiave del tour, anche incontri B2B con protagonisti del settore contract (catene alberghiere, developer, studi di architettura ecc.) e iniziative espositive e culturali che facciano conoscere la creatività e l’eccellenza delle produzioni italiane, oltre a diffondere la conoscenza delle nuove frontiere del design.

Alla Expo di Osaka dal  7 al 20 settembre all’interno dal Padiglione Italia, la «SaloneSatellite Permanent Collection 1998–2025» proporrà una selezione di 47 prodotti che sono stati presentati come prototipi al SaloneSatellite dalla sua nascita all’ultima edizione e lì scelti dalle aziende per essere messi in produzione.

Per la presidente del Salone del Mobile, Maria Porro, «Osaka rappresenta una tappa strategica» e per questo sarà «l’avvio di un nuovo capitolo del roadshow internazionale che ogni anno porta il Salone del Mobile di Milano oltre i confini nazionali ed europei, alla scoperta di nuovi pubblici e nuove visioni»

«A settembre saremo a Los Angeles, perché riteniamo importante continuare a investire sugli Stati Uniti, secondo mercato di sbocco per le nostre aziende, a maggior ragione anche dopo l’introduzione di dazi del 15% sulle importazioni dall’Europa” – spiega Porro.
Altra tappa fondamentale del tour sarà – forse già in autunno – un evento a Riad a cui gli organizzatori del Salone stanno lavorando in vista della fiera che dovrebbe poi tenersi in Arabia Saudita nel 2026, come stabilito dal Memorandum of Understanding siglato lo scorso gennaio all’interno degli accordi firmati tra il governo Meloni e quello saudita.