La versione integrale di questa inchiesta, apparsa sul numero di settembre di Progetto Cucina è disponibile on line a questo indirizzo
Nell’inchiesta sul ruolo dell’innovazione smart home e IA nel canale cucine Progetto Cucina ha intervistato Marco Savaris, Head of Kitchen Retail di Miele Italia
In che modo il canale può sfruttarle la Smart Home e l’AI per creare valore?
Il concetto di Smart Home è presente da tempo tra le opportunità legate all’introduzione di una nuova cucina o, in un progetto di più ampio respiro, in una abitazione nuova o ristrutturata. Le proposte da parte dei professionisti del settore non lo ignorano certamente, almeno nel segmento medio-alto dell’offerta. L’AI si è affacciata più recentemente nel mondo consumer/prosumer e i suoi effetti sono ancora circoscritti a settori specifici: tra questi spicca Miele Smart Food ID che nei forni unisce all’AI la telecamera integrata per un duplice vantaggio in termini di riconoscimento del cibo e determinazione del grado di cottura.
Miele è percepito come un brand premium per molti aspetti: le funzionalità Smart Home sono fra queste?
La connettività è sempre stata parte integrante dell’identità premium di Miele, sin da quando, 15 anni fa, le nostre cappe e i piani cottura dialogavano tra loro per ottimizzare efficacia e praticità nell’uso. Lo sviluppo del concetto con l’introduzione di App e assistenti vocali adesso coinvolge praticamente tutte le tipologie di prodotto, fino alla più recente novità presentata a Eurocucina 2024 con l’apertura con comando vocale per frigorifero e congelatore.
Molti caratteri distintivi della vostra offerta sono relativi a fattori come la durabilità e la tecnologia. Come li trasmettete al retail?
Miele crede fermamente nella necessità di spiegare e dimostrare le qualità dei propri prodotti per evidenziarne i reali vantaggi: per questo leve come la formazione ai professionisti del settore e la disponibilità di numerosi Miele Experience Center sul territorio sono fondamentali per indirizzare l’attenzione del consumatore verso valori qualitativi piuttosto che legati a valutazioni puramente quantitative (come prezzi e sconti).
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