Il Gruppo Snaidero, dopo una lunga trattativa, ha concluso l’accordo per la vendita del pacchetto di controllo di FBD – Franchising Business Division – al Gruppo industriale tedesco Nobilia, che dal 2009 ne deteneva il 30%. FBD, realtà distributiva nata a inizio anni 2000 come piccola catena di negozi, conta oggi 370 punti vendita specializzati in cucine tra Europa e Nord Africa con un fatturato sviluppato dai franchisee di quasi 500 milioni di euro. “La partnership con Nobilia prima e la cessione definitiva alla stessa è vista come la logica conclusione di un processo di generazione di valore del capitale investito nel settore della distribuzione” precisano dall’azienda. Questa operazione permette di “riequilibrare la struttura debitoria del Gruppo Snaidero e di trovare risorse finanziarie per supportare un’importante fase di crescita dei propri brand sia sui mercati domestici che internazionali”. Oltre a Snaidero, i marchi che oggi compongono il gruppo omonimo sono Arthur Bonnet e Comerà nel mercato francese, Rational in Germania e Regina in Austria. Edi Snaidero, presidente e amministratore delegato del Gruppo Snaidero ha commentato: “La vendita di FBD rappresenta per il Gruppo un’occasione unica per il futuro degli altri importanti marchi che lo compongono. Il nostro fatturato oggi di circa 180 milioni di euro si contrae a seguito della vendita di FBD a 130 milioni, decremento che verrà colmato con il nuovo piano triennale di sviluppo. Il Gruppo Snaidero con la consociata Arthur Bonnet resterà comunque il secondo fornitore del network FBD. La decisione di vendere FBD è per noi strategica: ci permetterà di poter continuare a investire in maniera sempre più importante in prodotti e in tecnologia. Il nostro obiettivo è quello di continuare a puntare su prodotti di design, su ricerca e innovazione tecnologica supportati dal grande valore del marchio Snaidero e dei brand esteri del Gruppo per essere sempre più competitiva in tutti i segmenti di gamma”. Per questo obiettivo, si precisa dall’azienda, è pronto inoltre un “piano di investimenti da oltre 10 milioni di euro”.
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