Il consumatore ora è anche smart shopper

“Gli ultimi dieci anni passeranno alla storia per la fine di diversi paradigmi nel mondo del marketing. Forti e tra loro interconnesse spinte al cambiamento, determinate da eventi politici, condizioni economiche, fattori socio-culturali ed evoluzione tecnologica, hanno creato un nuovo approccio all’acquisto e quindi un nuovo consumatore con il quale le aziende devono fare i conti: lo smart shopper”, questa è la premessa dei ricercatori di Nielsen. Ma chi è lo smart shopper? Uno studio Nielsen ha rivelato che il 30% degli italiani, specialmente grazie alla diffusione di smartphone e connected device, sta modificando il proprio processo d’acquisto: “Sono esigenti, caratterizzati dalla costante ricerca del rapporto qualità – prezzo e soprattutto dalla richiesta di nuove modalità di coinvolgimento come personalizzazione, geolocalizzazione, gamification dei processi di loyalty (fidelizzazione della clientela attraverso giochi e contest premianti sviluppati su piattaforme web based) e di una shopping experience multicanale dentro e fuori dal punto di vendita
intelligenti, grazie alla capacità di sfruttare al meglio tutte le informazioni messe a disposizione dalle nuove tecnologie mobile” prosegue l’insight di Nielsen. Ma, precisa l’istituto di ricerca esistono diversi profili di smart shopper, ma su tutti si distinguono gli shopper esigenti (8,4 milioni di italiani) : “Persone estroverse ma solide e razionali, curiose, amanti di novità, innovazione e tecnologia, fruitori di internet ma anche appassionati di bricolage, libri e attività culturali in genere. Il loro processo d’acquisto è ben strutturato e alla ricerca della convenienza” e quelli che Nielsen definisce shopper intelligenti (9,7 milioni di italiani): “Sperimentatori, alla ricerca di avventura e divertimento e fruitori dei device tecnologici più recenti, eclettici dai molteplici interessi. Il loro processo d’acquisto è strutturato in base alla forte richiesta di informazioni”. L’insight conclude: “Per ingaggiare lo smart shopper, serve ovviamente uno smart marketer (meglio se in tempi brevi).
Le aziende sul mercato si trovano infatti di fronte, in uno scenario già di per se molto più complesso, un consumatore proattivo e con una serie di strumenti che lo abilitano a fare, di volta in volta, la scelta migliore (non necessariamente la più economica)”.

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