I lavoratori di Indesit Company approvano l’accordo di riorganizzazione

Il referendum indetto tra i lavoratori di Indesit Company ha portato all’approvazione del piano di riorganizzazione del Gruppo (vedi agenzia: http://www.e-duesse.it/News/Cucine-Built-in/Indesit-Company-intesa-con-i-sindacati-sul-piano-di-riorganizzazione-163199), con circa l’80% dei consensi. L’accordo votato era stato giudicato positivamente dal Governo “perché, grazie al confronto, l’azienda ha profondamente modificato il suo piano industriale originario e ora risulta scongiurato completamente il rischio di oltre 1.400 esuberi, il che rappresenta un risultato decisivo per i lavoratori e le loro famiglie” aveva dichiarato Claudio De Vincenti, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico. Altrettando significativo è che la proposta del Gruppo preveda “il rientro in Italia di tre linee produttive. E questo ha un valore molto importante per tutto il settore dell’elettrodomestico. È cioè importante che anche in questo caso, come già accaduto nelle vertenze Bridgestone e Natuzzi, imprese in difficoltà riportino in Italia pezzi di produzione. Un bel segnale” aveva concluso De Vincenti. Da parte loro i sindacati Fim-Cisl e Uilm, all’indomani del referendum affermano che i passi successivi “saranno finalizzati a garantire ammortizzatori sociali conservativi e l’avvio degli investimenti negli stabilimenti delle Marche e della Campania”. E soprattutto sollecitano il ministero dello Sviluppo Economico ad avviare subito all’inizio del prossimo anno il tavolo del settore degli elettrodomestici “secondo le intese sottoscritte, in modo da affrontare i problemi di fondo riguardanti la competitività del comparti”.

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