Il CdA di Snaidero ha approvato il bilancio d’esercizio della capogruppo e il bilancio consolidato del Gruppo Snaidero. Nel 2015 i ricavi del produttore di cucine friulano sono stati di 122 milioni di euro, “sostanzialmente in linea con quelli dell’esercizio precedente”. Il marchio Snaidero è cresciuto del 7% in Italia, e questo dato bilancia il calo della controllata tedesca Rational, “strettamente connesso alla ristrutturazione in atto nella stessa società”. A livello geografico, il fatturato del Gruppo si è ripartito come segue: 23,5% Italia, 32,8% Francia, 12,8% Germania, 17,4% resto d’Europa, 13,5% Paesi extra Ue.
Sui risultati hanno impattato positivamente la cessione della divisione Franchising, perfezionata lo scorso novembre, e la “conclusa ristrutturazione del debito realizzata con l’importante supporto degli istituti di credito”. Ciò ha portato a un utile netto consolidato di 55 milioni di euro.
Riguardo all’anno in corso Edi Snaidero, presidente del Gruppo, ha dichiarato: “I primi cinque mesi del 2016 hanno mostrato segnali particolarmente positivi tanto per la capogruppo, che ha registrato una crescita del fatturato del 20% e degli ordinativi del 29% (+20% in Italia e +46% nell’export) rispetto allo stesso periodo del 2015, quanto per le consociate estere che segnano un miglioramento della redditività con un margine operativo che ritorna in area positiva”. Le operazioni concluse nel 2014, sempre secondo Snaidero, “hanno permesso di riequilibrare fortemente la situazione patrimoniale e finanziaria, ma soprattutto hanno consentito un’importante immissione di risorse”. Quest’ultima “ci permette ora di sviluppare un nuovo piano industriale puntando sui nostri marchi principali (Snaidero, Rational ed Arthur Bonnet) attraverso il rinnovamento e lo sviluppo della rete vendita e della gamma prodotti” ha concluso il presidente.
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