Gruppo Bosch cresce del 12% e guadagna 3,7 miliardi

Nonostante la difficile situazione macroeconomica, Bosch è riuscita ad aumentare le vendite e i profitti nell’anno finanziario 2022. Secondo i dati preliminari, il Gruppo Bosch ha generato un fatturato totale di 88,4 miliardi di euro, il 12% in più rispetto all’anno precedente: circa il 10% dopo l’adeguamento per gli effetti del cambio. L’EBIT operativo (risultato prima di interessi e imposte) ha raggiunto i 3,7 miliardi di euro. Il margine EBIT operativo è previsto intorno al 4%.

L’area di business Consumer Goods di cui fa parte Bosch Hausgeraete ha aumentato solo del 2% il fatturato a 21,5 miliardi di euro, una cifra che sale al 3% al netto degli effetti dei cambi. 

“Il difficile anno finanziario 2022 ha dimostrato ancora una volta che Bosch è ‘a prova di crisi’ e possiede un’enorme forza innovativa”, ha affermato Stefan Hartung, presidente del consiglio di amministrazione del Gruppo Bosch, durante la presentazione dei dati preliminari dell’azienda. “In un contesto che rimane difficile, stiamo assicurando le nostre opportunità di crescita in tutto il mondo con investimenti mirati e rafforzando la nostra presenza internazionale”.

Maggiore crescita nella seconda metà dell’anno

“Fortunatamente, tutte le regioni hanno aumentato significativamente le loro vendite“, ha affermato Forschner, aggiungendo che “nella seconda metà del 2022, siamo stati in grado di registrare una crescita più forte“. In Europa, le vendite hanno raggiunto i 44,8 miliardi di euro, con un incremento dell’8%, che sale al 10% al netto degli effetti dei cambi.

In Nord America, le vendite sono cresciute del 25% raggiungendo i 14,3 miliardi di euro, il secondo incremento maggiore di tutte le regioni del Gruppo Bosch. La crescita è stata dell’11% al netto degli effetti dei cambi. In Sud America, le vendite sono state pari a 1,8 miliardi di euro, il più grande boom di qualsiasi regione: 30% o 21% al netto degli effetti dei tassi di cambio. In Asia Pacifico, la crescita delle vendite è stata del 12% o dell’8% dopo l’adeguamento per gli effetti valutari, con vendite che hanno raggiunto i 27,5 miliardi di euro. La forte crescita in India ha avuto un effetto positivo.