Una ricerca svolta dal Censis rileva che gli italiani trascorrono sempre più tempo in casa dove, grazie alle nuove tecnologie, possono svolgere numerose attività. Secondo l’istituto di ricerca ciò è dovuto al “cambiamento della struttura sociale” che ha portato a una “riduzione progressiva della dimensione delle famiglie”: tra il 2000 e il 2010 le coppie con figli sono calate del 4,8%, mentre i single sono cresciuti del 38,9% e le coppie senza figli del 20,2%. In questo contesto, la stanza più sfruttata è il soggiorno, dove il 52,7% guarda la televisione, legge (35,1%) e naviga in Internet (27,8%). Nelle fasce di età più elevata molta importanza riveste anche la cucina: tra le persone tra i 65-80 anni in questa stanza guarda la televisione il 37,9%, ascolta la radio il 27,6% e si dedica alla lettura il 22,2%. Cambiano anche le abitazioni e il modo di viverle. Chi dispone di più locali, soprattutto se anziano, tende a utilizzarne uno solo, mentre nel 2011 i monolocali o le piccole abitazioni “hanno rappresentato il 35% del numero totale di compravendite”. Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, ha affermato che “oltre alla crisi, a far restare a casa gli italiani sono le tecnologie, che hanno trasformato lo spazio domestico in luogo di lavoro e in una centrale per l’informazione”. Per questo “per i progettisti e le imprese di costruzione la sfida è pensare nuove tipologie residenziali non più basate sulle vecchie divisioni funzionali in zona giorno e notte, ma come total body utilizzabili 24 ore su 24. Un movimento culturale che potrà servire pure a riaccendere il desiderio immobiliare”. La tecnologia più richiesta in casa dalle famiglie (51,8% del campione) è quella legata al risparmio energetico, la meno presente oggi.
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