Whirlpool ha pubblicato il bilancio del 2024, primo anno quasi interamente realizzato (dal II al IV trimestre) senza le entrate (e senza le perdite) delle attività In Europa Medio Oriente e Africa. Con quali risultati? Dipende da cosa si guarda: sotto il profilo ‘industriale’ nel 2024 a perimetro invariato le vendite sono rimaste ferme intorno ai 16 miliardi di dollari, -0,4% per l’esattezza anche se il IV trimestre è andato molto bene con un aumento dell’1,9% a perimetro invariato. Certo: ora Whirlpool è una azienda che vende al 50% negli Usa e al 90% nelle due Americhe. In Asia è poco presente visto che il Medio Oriente è stato ceduto e l’India è gestita da una controllata.
Nel complesso, se si confronta il IV trimestre del 2023 (con le attività EMEA ancora integrate) e quello del 2024 si vede una riduzione del 18,7% nel fatturato. In compenso sono aumentati, combinazione della stessa percentuale, gli utili per azione. Ed è questo il focus della strategia del Ceo Marc Bitzer e del top management di Whirlpool: raddrizzare il bilancio e ridurre i debiti e il capitale fisso. “Tutto sommato”, è il loro ragionamento, “siamo su un mercato maturo, non possiamo attenderci grandi crescite del fatturato e dei margini industriali. Cerchiamo di raggiungere gli stessi risultati utilizzando meno risorse e riducendo i debiti”.
In questa direzione il 2024 è stato un anno molto positivo e il 2025 sarà sulla stessa linea. Whirlpool Emea che drenava risorse non c’è più, sono state realizzate razionalizzazioni per 300 milioni di euro, è stata venduta una quota di Whirlpool of India. In totale l’indebitamento è sceso di 500 milioni di euro.
Nell’anno in corso Whirlpool intende ottenere risparmi operativi per altri 200 milioni e scendere al 20% di Whirlpool of India (che è quotata in Borsa a Bombay) con un guadagno di 550-600 milioni. Nel complesso potrà abbassare l’indebitamento di altri 700 milioni. Alla fine del 2025 Whirlpool avrà venduto elettrodomestici sempre per 16 miliardi ma con costi finanziari e operativi molto ridotti. La cura dimagrante a quel punto sarà quasi terminata e la parola passerà alle nuove tecnologie: i frigoriferi ultraslim di JennAir, l’intelligenza artificiale applicata ai grandi elettrodomestici, e i Ped di KitchenAid e i sistemi come InSinkErator (che Whirlpool potrà vendere anche in Europa perché non sono stati ceduti ad Arçelik).
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