Findomestic: beni durevoli a -4,3%

Secondo l’annuale Osservatorio Findomestic, presentato oggi a Milano, i consumi dei beni durevoli per la casa, seppur caratterizzati da una dinamica favorevole dei prezzi, hanno registrato una flessione sia delle vendite che del fatturato (-4,9% e -4,3%, rispettivamente). La crisi economica e il persistente clima di incertezza hanno indotto le famiglie a rinviare l’acquisto di beni non strettamente necessari. A farne le spese sono quasi tutti i comparti, compresi quelli sostenuti dall’innovazione tecnologica come Tv, video e Hi-fi. Si salva solo la telefonia, trainata dagli smartphone, e l’home comfort che si è avvantaggiato quest’anno di condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli all’acquisto di condizionatori. Più nel dettaglio. I grandi elettrodomestici hanno registrato un -6,7% a volume e -8,3% a valore. A livello di macro aggregati, si evince un forte deterioramento della cottura. Meno spiccata la flessione del segmento lavaggio. Performance migliori per il comparto “refrigerazione che beneficia dei driver dell’ecologia e della tecnologia. I piccoli elettrodomestici sono scesi del 5,3% a volumi e del 3,6% a valore. Il settore mostra al suo interno performance molto differenziate tra i vari segmenti: flessione più rilevante per il comparto cura della persona, migliore tenuta per i prodotti per la casa. Nell’elettronica di consumo si registrano le maggiori difficoltà con -8,4% nel numero di pezzi e -11,8% a valore. A mitigare la flessione del settore il passaggio al digitale terrestre che a giugno ha interessato il Sud Italia e la Sicilia, aree che hanno registrato un andamento positivo del comparto a differenza di tutte le altre. Nel 2012 la fotografia ha registrato una flessione delle vendite e del fatturato (-17% e -11,5%, rispettivamente). A fornire un contributo positivo all’andamento del mercato sono le macchine fotografiche con lenti intercambiabili (reflex e compact system camera) a conferma di una tendenza dei consumatori ad acquistare prodotti tecnologicamente più avanzati e capaci di garantire una resa qualitativa maggiore. In calo invece le vendite delle macchine compatte che rappresentano, però, ancora il segmento di gran lunga più rilevante in questo mercato. La telefonia registra i migliori risultati tra i beni durevoli: + 24,1% a volumi e + 21,1% a valore. A questo risultato ha contribuito l’affermazione degli smartphone che ormai stanno sostituendo i cellulari tradizionali. L’Information Technology registra anche nel 2012 una lieve flessione delle vendite (-2,8%) che, in virtù del nuovo calo dei prezzi, comporta una contrazione sensibile del fatturato (-4,5%). Le scelte dei consumatori premiano soprattutto i prodotti portabili: crescita a tripla cifra per i tablet a scapito di desktop, notebook e, soprattutto, netbook. L’home comfort, insieme alla telefonia, è l’unico mercato di beni durevoli, tra quelli monitorati dall’Osservatorio, ad evidenziare nel 2012 una crescita in termini di vendite e di fatturato (+9,4% e +9,1%). Il segmento è stato avvantaggiato durante tutto l’anno da condizioni metereologiche che hanno incentivato le vendite: gli apparecchi per il riscaldamento elettrico hanno beneficiato di un inverno particolarmente lungo e rigido, i condizionatori ha tratto impulso invece da una stagione estiva molto afosa. Infine, il comparto mobili e arredamento, che aveva tenuto nel biennio 2010/2011, registra una marcata flessione della domanda, sia in termini di vendite che di fatturato (-8,9% e -6,8% rispettivamente).

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