Federmobili prende posizione dopo che, con la pubblicazione del Decreto Casa, non è stato eliminato il vincolo di spesa per il bonus Mobili . I cittadini infatti dal 1° gennaio di quest’anno potranno detrarre il 50% delle spese per i mobili solo per una cifra pari a quella spesa per la ristrutturazione, mentre per le spese effettuate nel 2013 tale vincolo non sussiste. In un comunicato ufficiale la federazione ripercorre velocemente l’iter del bonus Mobili e afferma di essere al lavoro “per presentare un emendamento al Decreto Casa che ora andrà in discussione in Parlamento ai fini della conversione in legge”. Per quanto riguarda lo stato attuale, Mauro Mamoli, presidente di Federmobili, sostiene che “limita l’efficacia del bonus Mobili e rischia di danneggiare i cittadini. Senza il vincolo di spesa” invece, prosegue Mamoli, “il bonus Mobili può facilmente fare da volano a un’economia statica come quella dell’arredamento e dell’edilizia”. C’è poi un’ulteriore aggravante secondo il presidente: “Se a questa limitazione nell’utilizzo del bonus Mobili da parte del contribuente sommiamo che lo stesso contribuente, con l’entrata in vigore dello Spesometro, potrebbe essere messo sotto la lente di ingrandimento se ha effettuato spese sopra i 3.600 euro per arredamento, mobili, elettrodomestici, viaggi, auto e gioielli, mi domando se e quando i cittadini ritroveranno la fiducia e la tranquillità per ricominciare ad acquistare. È evidente che in condizioni come queste anche quei clienti che potrebbero spendere, per livello di reddito, per acquisti straordinari o per il gusto di migliorare la propria abitazione, non sono né facilitati né messi nelle condizioni di farlo serenamente” conclude Mamoli.
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