FederLegnoArredo archivia un 2023 all’insegna della contrazione ma è ottimista per l’anno in corso

Feltrin: "le stime 2024 riportano segno positivo: +4,5%per la filiera legno-arredo, +8,5% per il solo export. Il Salone del Mobile sarà strategico per la ripartenza"
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Era prevedibile: un fisiologico rallentamento dopo due anni davvero sopra ogni aspettativa” commenta il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin.

||||||||||La filiera del legno arredo, secondo i Consuntivi elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo che fotografano il 2023 della filiera legno-arredo, alla vigilia dell’appuntamento con la 62esima edizione del Salone del Mobile.Milano, chiude il 2023 in flessione del 7,8% dopo due anni di crescita, passando così dai 57,2 miliardi di euro del 2022 ai 52,7 attuali; il mercato interno (32,8 miliardi di euro) registra un -9,6%, mentre l’export chiude con un -4,6%.

A impattare è soprattutto l’andamento del macrosistema legno (21,6 miliardi di euro) che diminuisce del 10,5% mentre il macrosistema arredamento (27,8 miliardi di euro) registra una flessione più contenuta del 3,8%, ma ancora ampiamente sopra i livelli 2019 con un andamento simile per il mercato interno (13,1 miliardi di euro) e per l’export che rappresenta il 53% del totale (14,7 miliardi di euro) rispettivamente a -3,7% e -3,8%.

Flessione limitata al 2% per le cucine

||||||||||Il fatturato delle cucine subisce una lieve flessione del 2%, pur rimanendo su valori molto elevati (circa 2,94 miliardi). A determinare la contrazione è soprattutto la produzione per il mercato italiano (circa 2 miliardi di euro) a -3,1%, mentre rimane stabile l’export che pesa per il 35% con 1 miliardo di euro.

||||||||||La Francia si conferma primo mercato, stabile a 196 milioni di euro, una quota di circa il 19% sull’export totale, seguita dagli Stati Uniti con 151 milioni e un +10,2%, terza la Svizzera con 74 milioni e stabile rispetto al 2022. La Germania è al quinto posto con un -11,6% e un valore di export pari a 50 milioni di euro. La Cina settima con 33 milioni di euro registra +8,1%, mentre la Russia scende e arriva alla nona posizione con un -13,3%. Gli addetti sono 10.878, le imprese 591.

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Edi Snaidero

“Nel corso dell’ultimo anno, le cucine italiane hanno ottenuto un risultato notevole, considerando il contesto economico generale, ossia la stabilità delle vendite all’estero rispetto al 2022. Si tratta di un segnale importante, frutto anche della capacità del settore, da non sottovalutare, di affrontare le sfide legate ai processi di montaggio e all’assistenza post-vendita. Questo crea le premesse per un futuro di espansione globale” commenta Edi Snaidero, consigliere incaricato gruppo Cucine di FederlegnoArredo. “C’è un grande progresso tecnologico in atto, soprattutto nell’ambito degli elettrodomestici. Inoltre, stiamo assistendo a un cambiamento nei requisiti abitativi: le cucine si stanno espandendo aprendosi verso il living. Di conseguenza, si sono modificati sia l’approccio progettuale sia le proposte di design. La flessibilità è diventata essenziale, e le aziende italiane del settore porteranno a EuroCucina soluzioni personalizzate, pronte a rispondere ai mutamenti e alle richieste dei diversi mercati”.

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