F come ‘funzionalità’ o come ‘flessibilità’?

Secondo Flaviano Caprotti nella progettazione residenziale di oggi occorre trovare un equilibrio tra funzionalità, estetica e innovazione
Flaviano Capriotti

Questo è l’estratto di una inchiesta sulla funzionalità nel design delle cucine apparsa sul numero di Settembre di Progetto Cucina.

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Con oltre 25 anni di esperienza nella creazione di progetti di design di lusso, in particolare per i settori dell’ospitalità e residenziale, lo studio Flaviano Capriotti architetti ha sede a Milano ed è guidato dallo stesso Flaviano Capriotti e da Antonio Guido Cuscianna. Capriotti è stato premiato con il XVIII Compasso d’Oro Premio Progetto Giovane e collabora anche con importanti istituzioni accademiche come l’Università Tsinghua di Pechino, la Domus Academy e il Politecnico di Milano. Ha lavorato anche con Antonio Citterio & Patricia Viel, dirigendo e coordinando progetti in tutto il mondo, inclusa la creazione e lo sviluppo dell’architettura alberghiera per Bvlgari.

“L’architettura deve essere disegnata intorno all’uomo e alle sue necessità: per questo la funzionalità è il fulcro di ogni nostro progetto. Nei settori dell’hotellerie e della ristorazione, ma anche in ambito residenziale, uno spazio deve essere non solo esteticamente meritevole ma anche pensato per garantire un’esperienza fluida agli ospiti, e massima efficienza per chi ci lavora e ci abita. Nei nostri ultimi progetti – le nuove Suite del Park Hyatt Milano o il Ristorante Andrea Aprea dello chef due stelle Michelin – abbiamo lavorato su soluzioni che privilegiano la fruibilità degli ambienti, percorsi intuitivi e materiali durevoli e facili da gestire, perché crediamo che la vera bellezza risieda nell’armonia tra estetica e funzionalità. Anche per il progetto della Franklin University Switzerland – McNeely Center of Ideas & Imagination di Lugano, la progettazione ha risposto a molteplici esigenze: garantire ambienti stimolanti per lo studio e la ricerca, favorire l’interazione tra studenti e docenti, ottimizzare i flussi di movimento e integrare tecnologie all’avanguardia. La praticità in questo contesto non è solo una questione di efficienza spaziale, ma un elemento chiave per migliorare la qualità dell’esperienza universitaria. Ogni progetto, per noi, nasce da un’analisi approfondita delle esigenze delle persone. Nei ristoranti, ad esempio, studiamo flussi ottimizzati tra sala e cucina per garantire un servizio rapido e discreto, puntando anche su soluzioni integrate e arredi multifunzionali che possano aiutare i dipendenti. Nella progettazione residenziale di oggi, invece, proviamo a trovare un equilibrio tra funzionalità, estetica e innovazione. Non si tratta soltanto di creare spazi efficienti, ma di progettare ambienti capaci di migliorare il benessere di chi li vive, adattandosi ai cambiamenti e alle nuove esigenze dell’abitare contemporaneo. In generale, stiamo osservando una crescente richiesta di flessibilità negli ambienti. Gli hotel e i ristoranti, gli spazi pubblici e residenziali devono adattarsi a scenari in continua evoluzione, integrando soluzioni modulari e tecnologia che migliorano la gestione degli spazi”.

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