Sono online i risultati della seconda fase di visite di MarketWatch, progetto finanziato dal programma IEE della Commissione europea, che ha verificato, nel settore degli elettrodomestici, la presenza e la conformità dell’etichetta energetica alle direttive vigenti direttamente nei punti vendita fisici e liquidi europei. Il programma, che ha coinvolto varie associazioni, ha controllato più di 30.000 prodotti in 243 negozi in Europa. Secondo le visite effettuate, la metà dei prodotti ha problemi con l’etichetta energetica e uno su cinque ne è completamente privo. Sono circa 500 i prodotti trovati in vendita pur essendo troppo energivori per essere ancora sul mercato. La situazione è critica nei negozi online, che dallo scorso gennaio hanno l’obbligo di esporre per intero l’etichetta, visto che solo il 33% delle unità controllate seguono correttamente le direttive. In Italia un prodotto su quattro è ancora etichettato in maniera scorretta e non è raro trovare in vendita prodotti che per le scarse prestazioni energetiche sono stati già messi fuorilegge. Nello specifico, nel nostro Paese l’indagine è stata gestita da Legambiente e Movimento difesa del Cittadino con 10 verifiche su punti vendita tradizionali e 10 su negozi online, un numero abbastanza limitato, tanto che, avvisa lo studio, i dati “non sono significativi a livello statistico ma sono in grado di definire trend particolari”. Comunque, nel nostro Paese il 78% dei prodotti, su circa 3.300, controllati nei negozi fisici è risultato etichettato correttamente. Il quadro è diverso per quanto riguarda l’online: in questo canale, in cui sono state verificate circa 1.500 referenze, la percentuale di conformità scende al 20%; l’utilizzo di un formato scorretto di label per l’online è del 64%, mentre è pari al 3% nei punti vendita tradizionali. Anche i negozi di cucine e mobili non sono risultati particolarmente rispettosi delle normative, con un tasso di non conformità del 53% Nei negozi fisici, Tv, condizionatori, cantinette e forni sono le categorie meno “etichettate” (le percentuali sono del 13, 28, 16 e 14% rispettivamente). Online, Tv e cantinette hanno registrato un 37% di non conformità, mentre condizionatori e forni sono pari al 26% e 17%.
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