La nuova frontiera, in realtà poi non tanto più così nuova, è quella dell’Internet delle cose ovvero di un mondo pervaso da oggetti connessi alla Rete e fra loro, per l’esattezza secondo le molte previsioni diffuse, da 50 miliardi di ‘cose intelligenti’ entro il 2020. Una stima lanciata in primis da Ericsson, e avvallata da altri esperti e istituti di ricerca. Le ultime dichiarazioni del colosso delle telecomunicazioni parlano però entro il 2021 di ‘solo’ 28 miliardi di oggetti connessi di cui solo 12 miliardi saranno device in senso stretto come gli smartphone. Una stima quindi al ribasso, ma con numeri comunque impressionanti e che inoltre vede il sorpasso (stimato da Ericsson nel 2018) degli oggetti sui device. Anche altri esperti sono più cauti sulle proiezioni sull’esplosione dei volumi dell’IoT.
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