Elettrodomestici, in calo i primi cinque mesi

Mercato dell’elettrodomestico in negativo nei primi cinque mesi del 2011, ad eccezione del comparto del ped. La conferenza stampa organizzata questa mattina a Milano da Ceced Italia conferma di fatto le tendenze di mercato già in parte rese note da GfK R&T durante la client conference dello scorso 30 giugno. Particolarmente pesante il bilancio del grande elettrodomestico, che ha chiuso i primi cinque mesi dell’anno con un -4,7% a volume e un -6,2% a valore, dove quest’ultimo per la prima volta subisce un decremento maggiore rispetto al trend a unità. Ecco nel dettaglio l’andamento delle diverse categorie merceologiche, a volume e a unità: lavabiancheria -1,9% e -3,9%; lavastoviglie (pesantemente in sofferenza soprattutto per il venir meno degli incentivi) -9,5% e -11,6%; frigoriferi -3,9% e -6%; cucine fs -9,4% e -9,5%; forni -5,7% e -4,8%; piani cottura -5,8% e -6,9%. Unica eccezione positiva è il trend delle asciugatrici, che ha concluso il periodo con un +13,4% a volume e un 16,1% a valore. Decisamente migliore la situazione del piccolo elettrodomestico, che nei primi mesi del 2011 ha registrato una crescita a volume dello 0,6% e a valore del 3,2%, confermando sostanzialmente il trend dell’anno precedente. Tutti e tre i macro-comparti del ped sono in crescita: casa (0,6% a volume e 3,2% a valore), cucina (2% e 1,6%) e persona (0% e -2,6%). La crescita a valore è stata significativamente superiore alla media in categorie caratterizzate da forte innovazione come l’aspirazione (+7,5%) e la depilazione femminile (+24,7%). Il comparto del caffè, invece, l’incremento a volume è stato più forte (12,8% contro il 3,3% a valore) soprattutto a causa dell’esplosione delle vendite del porzionato chiuso. Il settore della climatizzazione mostra un inizio di stagione negativo a unità (-2,7%) ma in incremento a valore (+1,5%), con un comparto del fisso a segno meno (-4,5% e -0,5%) controbilanciato da una crescita del portatile – che nei primi cinque mesi del 2011 ha rappresentato il 15% del totale mercato del settore – sia a pezzi che a valore (+12,2% e +22,3%). Per le cappe, infine, per il primo semestre si prevede un calo del 10%, mentre per gli scalda-acqua elettrici la flessione è stimata intorno al 5%.
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