Elettrodomestici, annunciato uno sciopero generale

Il settore degli elettrodomestici continua a vivere un periodo di estrema difficoltà dal punto di vista occupazionale. I vertici del sindacato nazionale metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm hanno sottolineato ieri, in occasione delle assemblee dei dipendenti Electrolux di Susegana (Tv), che il secondo settore manifatturiero dell’industria italiana, con i suoi 140.000 lavoratori ”È a rischio di drastica riduzione se non della sua scomparsa in assenza di novità”. Considerato questo scenario, le segreterie nazionali del sindacato metalmeccanici hanno avviato così una mobilitazione di tutto il settore, con un primo giro di assemblee negli stabilimenti italiani delle realtà nazionali e internazionali presenti nel nostro Paese (Whirlpool, Candy, Indesit Company, Electrolux). I sindacalisti hanno annunciato poi che in assenza di risultati sui tavoli aperti con il Governo ”o peggio la mancata convocazione”, sarà necessario un ”primo sciopero generale di 8 ore con manifestazione di tutti i lavoratori del settore”.Secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore”, le proposte che il sindacato ha avanzato al governo e in particolare a Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, riguardano interventi sul costo del lavoro, a favore di lavoratori e aziende in crisi, che scelgono di attuare accordi a tutela dell’occupazione, il ripristino di una reale possibilità per i lavori di accedere alla pensione per chi svolge lavori usuranti, oltre alla necessità di introdurre delle penalizzazioni per le imprese che importano elettrodomestici da Paesi dove gli standard internazionali sulle condizioni economiche e sulla sicurezza sul lavoro non sono rispettate. L’11 settembre il presidente della Camera Laura Boldrini incontrerà una delegazione dei lavoratori di Indesit Company, insieme a rappresentanti di Elica, Faber, Best, Antonio Merloni, Ghergo (realtà che ha acquisito un ramo di Antonio Merloni).